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Giulia Molino, come è nata Nietzsche: sogna Sanremo 2021 “dissing a Beba contro un pregiudizio” – VIDEO

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2020-04-23

Giulia Molino è arrivata fino alla finale di Amici 19, convincendo sempre di più il pubblico da casa e sfiorando la vittoria, poi affidata all’amica Gaia Gozzi. Dalla sua uscita dal talent di Maria De Filippi ha intrapreso ufficialmente la carriera che tanto sognava, interrotta in parte al momento a causa dell’emergenza sanitaria. Tuttavia, in …

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Giulia Molino è arrivata fino alla finale di Amici 19, convincendo sempre di più il pubblico da casa e sfiorando la vittoria, poi affidata all’amica Gaia Gozzi. Dalla sua uscita dal talent di Maria De Filippi ha intrapreso ufficialmente la carriera che tanto sognava, interrotta in parte al momento a causa dell’emergenza sanitaria. Tuttavia, in una chiacchierata con Soundblog, la giovane cantante ha svelato alcuni retroscena sulla sua esperienza vissuta ad Amici e sul brano Nietzsche, parlando anche dei suoi futuri progetti e spiegando il dissing a Beba (video in apertura).

Giulia Molino e l’esperienza ad Amici 19

Amici 19, Giulia Molino dopo la mancata vittoria
Amici 19, Giulia Molino dopo la mancata vittoria

Giulia Molino ha descritto il suo percorso ad Amici 19 molto lungo ed intenso e ricco di emozioni. Sicuramente un modo per mettersi in gioco ma soprattutto in discussione, dice. Certamente non poteva immaginare che fuori dal talent sarebbe stata sommersa dall’affetto del vasto pubblico italiano:

Quando ho saputo che ero stata premiata per tre volte alla finale, ho avuto il cuore pieno di gioia. Se ho così tante persone che hanno creduto in me e continuano a farlo, diventa relativamente importante salire sul podio.

La canzone Nietzsche

Per questo, dice, non le è pesato il terzo posto sul podio, pur avendo ambito alla vittoria come tutti. Quindi ha parlato del brano Nietzsche contenente un tema così delicato quale l’anoressia?

Nasce dalle note dell’Iphone, come tutte le persone che, a letto, la sera, hanno voglia di scrivere. E’ rimasta così, come testo in prosa. Un giorno mio padre mi regala una scheda audio da collegare al Mac con microfono e casse. Mi regala un piccolo impianto in modo da fare musica anche a casa e non solo lezioni di canto […] E così nasce Nietzsche. Nasce come sfogo: ora voglio parlare di me, mi mostro, voglio raccontare tutto quello che ho passato e superato. Voglio liberarmi. E’ nata così questa canzone.

Proprio la canzone Nietzsche aveva deciso di portarla ai provini di Amici:

Maria l’aveva ascoltata ma all’inizio non l’avevo mai cantata. Poi, un giorno, Maria mi dice “Ma che ne pensi di ripescare quel pezzo?”. Ero titubante, avevo apprezzato che ai provini avessero avuto modo di capire che ero in grado di spostarmi dalla mia zona di comfort, ma non avevo mai pensato di cantarla davanti a milioni di persone. Poi ho trovato la forza e il coraggio di farlo pensando a tutte le persone che avevano vissuto e sofferto. E ho fatto bene perché ricevo tutti i giorni messaggi di persone che mi ringraziano: non solo mie coetanee o coetanei ma anche genitori. E credo sia una cosa meravigliosa. Se la musica può aiutare credo possa nascere una vera magia.

Ora cosa c’è nel suo futuro dopo Amici 19 e superata l’emergenza Coronavirus?

L’ambizione dopo Amici è sicuramente Sanremo. Mi sto preparando, sto scrivendo. Spero nasca il pezzo giusto, l’importante è non fermarsi mai. Prima o poi i sacrifici saranno ripagati. E’ successo con Amici nel momento in cui ho deciso di fermarmi un anno intero e ricostruire me stessa per tornare alla carica. Credo che se ti impegni e non ti fermi mai, i riconoscimenti arriveranno.

Il dissing a Beba

Infine, Giulia ha approfittato dell’occasione per fare chiarezza sul suo video di risposta a Beba (video in apertura): da dove nasce? La Molino ha spiegato di essersi trattato di una sua risposta contro un pregiudizio:

E’ stato semplicemente una risposta ad una frase che lei ha detto dentro un freestyle, Covid, all’interno del quale c’era un dissing contro un’altra rapper della scena che lei non definisce “rapper” in quanto nasce da Tik Tok. Dice “Se nasci da Tik Tok c’è un problema”. E questo passaggio mi ha indisposto. Perché mi sento indirettamente coinvolta. Se un rapper deve nascere per forza dalla strada e non possa nascere da altre percorsi o strade -come per esempio Amici – allora penso che sia qua il reale problema. Non ci deve essere il pregiudizio nei confronti dell’arte che può nascere in qualsiasi momento e in qualunque modo, soprattutto in questo periodo molto social. E’ innegabile, nobile che sia meritevole che una persona riesca a farcela dal nulla… però non c’è da discriminare chi usufruisce dei social come Tik Tok o prova a farcela partecipando da Amici. La mia è stata una difesa all’arte. Nulla contro Beba, non la conosco, non mi permetterei ma ho voluto dire la mia.

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