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Giambruno, “maschilismo e superficialità”: Tommaso Zorzi interviene dopo le parole sugli stupri

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2023-08-29

Le parole di Andrea Giambruno, compagno della premier Giorgia Meloni, continuano a fare rumore (e spavento). Il tema è quello degli stupri e in generale della violenza di genere. Dopo i fatti di Palermo, l’argomento è tornato ad essere centrale, evidenziando un’emergenza gravissima. Ma la discutibile uscita del giornalista ha scaturito lo sdegno generale e …

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Le parole di Andrea Giambruno, compagno della premier Giorgia Meloni, continuano a fare rumore (e spavento). Il tema è quello degli stupri e in generale della violenza di genere. Dopo i fatti di Palermo, l’argomento è tornato ad essere centrale, evidenziando un’emergenza gravissima. Ma la discutibile uscita del giornalista ha scaturito lo sdegno generale e ad intervenire è stato anche Tommaso Zorzi

Giambruno e la frase sugli stupri: Tommaso Zorzi interviene

Forse dovremmo essere più protettivi nel dialogo e nel lessico. Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti – non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento e nessun tipo di inciampo – ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi.

Chiamarlo “scivolone” non sarebbe del tutto corretto. Queste sono state le parole pronunciare da Giambruno durante la trasmissione Diario del giorno, in onda nel pomeriggio di Rete 4 e nel corso della quale il compagno della Meloni, nel prendere posizioni sugli stupri di Palermo e Caivano ha messo in luce la tipica logica del victim blaming, ovvero la tendenza a colpevolizzare la vittima.

Ad intervenire attraverso le sue Instagram Stories è stato anche un arrabbiato Tommaso Zorzi, che ha evidenziato tutto ciò che proprio non va nell’intervento di Giambruno:

È francamente insopportabile il maschilismo e l’assoluta superficialità con cui vengono trattati temi come quello della violenza di genere. Vanno educati i colpevoli, non le vittime.

“Non bere se non vuoi correre il rischio di essere violentata” è un ragionamento alla stregua del “non attraversare la strada di notte se non vuoi essere investito da un pirata”. I colpevoli devono iniziare ad essere trattati come tali. Senza se, senza ma. Ed allo stesso modo sui social bisogna smettere di invocare la castrazione chimica o la legge del contrappasso perché viviamo ancora, si spera, in un paese civile in cui un criminale va in galera con lo scopo di essere rieducato come prevede l’art. 27 della Costituzione. Supplicare la violenza nei confronti di un colpevole è parte del problema.

Per tornare alle parole di Giambruno, non abbiamo bisogno di un uomo che spieghi ad un donna cosa fare per non trovarsi in situazioni di “rischio”. Tutt’al più avremmo bisogno di uomo che spieghi ad un altro uomo che ogni gesto inflitto ad una donna contro la sua volontà è abominevole.

E per concludere, se consigli ad una donna di non ubriacarsi in modo da essere lucida e riconoscere un pericolo significa che hai veramente scarsa considerazione della sua intelligenza.

Credo che ci possa arrivare da sola senza il tuo spiegone da maschio alpha.

Tutto giustissimo. E soprattutto vale la pena ricordare ancora una volta chi ha bisogno di essere educato: mai, MAI, MAI la vittima.

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