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Giacomo Urtis, dopo Alba Parietti e lo stalker: “Sono disperato, ho denunciato l’accaduto!”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2017-09-28

“Sono disperato”, così esordisce Giacomo Urtis raggiunto da TgCom24. Dopo il caso Alba Parietti, l’episodio delle chiamate, con tanto di insulti ai vip, è tutt’altro che archiviata, ecco le ultime novità. Sembra infatti che il numero di cellulare del chirurgo dei vip sia stato clonato e tramite una applicazione c’è ancora chi lo utilizzi per …

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“Sono disperato”, così esordisce Giacomo Urtis raggiunto da TgCom24. Dopo il caso Alba Parietti, l’episodio delle chiamate, con tanto di insulti ai vip, è tutt’altro che archiviata, ecco le ultime novità. Sembra infatti che il numero di cellulare del chirurgo dei vip sia stato clonato e tramite una applicazione c’è ancora chi lo utilizzi per fare scherzi. Tra le vittime anche Valeria Marini e Carmen Russo. “Ho denunciato tutto alla polizia postale, spero di uscire da quest’incubo” racconta l’ex naufrago de L’Isola dei Famosi.

Giacomo Urtis lancia l’appello: “Sono disperato!”

“Tutto è cominciato una sera, ricevo una telefonata di Valeria Marini – racconta Giacomo Urtis – che mi avverte che le stanno arrivando delle chiamate dal mio numero di telefono e che una voce che non è la mia la insulta. Lei è abbastanza risentita, pensa che qualcuno abbia sottratto il mio telefono per fare quelle chiamate. Io non do peso a questa cosa, mi sembra tutto così strano, anche perché il telefono è lì con me”.

Durante la Mostra del cinema di Venezia, è arrivata anche la denuncia di Alba Parietti: “Ho passato la notte in commissariato – racconta Urtis – anche i poliziotti all’inizio non mi credevano. Alba aveva pubblicato il mio numero perché riceveva delle telefonate e aveva denunciato lo stalker. Ma in realtà non ero io. Così ho denunciato anche io”.

Giacomo Urtis, il suo telefono è stato hackerato

Purtroppo Giacomo Urtis, nonostante la denuncia ha avuto modo di confermare che gli episodi non si sono placati: “Ho scoperto che hanno clonato il mio numero e che attraverso una applicazione possono chiamare delle persone facendo comparire quel numero. Per me è un incubo. Nel frattempo sono entrati nel mio profilo Instagram e nel mio iCloud, così sono in possesso delle foto contenute sul mio cellulare e anche di dati sensibili, non dimentichiamo che sono un medico. Ho fatto una ulteriore denuncia alla polizia postale. Non so chi possa averla con me, forse qualcuno geloso del mio lavoro. Io però non vivo più”.

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