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Festival di Sanremo 2013, i Testi: Marta sui tubi con “Dispari” e “Vorrei”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2013-02-12

I Marta sui tubi si sono formati ormai undici anni fa, ma ancora purtroppo non sono molto conosciuti al grande pubblico. Sicuramente, la loro prima partecipazione al Festival di Sanremo sarà una grande e importante vetrina per il gruppo folk. Carmelo Pipitone e Giovanni Gulino, nati a Marsala sono i fondatori del gruppo. Nati artisticamente …

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I Marta sui tubi si sono formati ormai undici anni fa, ma ancora purtroppo non sono molto conosciuti al grande pubblico. Sicuramente, la loro prima partecipazione al Festival di Sanremo sarà una grande e importante vetrina per il gruppo folk. Carmelo Pipitone e Giovanni Gulino, nati a Marsala sono i fondatori del gruppo. Nati artisticamente nel 2002 a Bologna, si basavano su due voci e una chitarra acustica. Gli altri componenti della band sono Ivan Paolini nato a Palermo, Paolo Pischedda di Cagliari mentre Mattia Boschi è di Milano. Nel 2003 il gruppo registra una demo con undici canzoni, Fabio Magistrali ascolta  la demo e decide fin da subito di diventare il produttore artistico della band.

Per quanto riguarda le canzoni presentate a Sanremo, lo stesso gruppo le spiega brevemente: “La canzone “Dispari” è un rock-punk e parla di chi non riesce a usare i mezzi di comunicazione di oggi. L’altra, “Vorrei”, è una richiesta di riconciliazione con il mondo”. Durante il Festival di Sanremo uscirà il loro sesto album, anche se ancora il gruppo non ha deciso il nome, oppure non l’ha reso noto. Nella serata dedicata a Sanremo Story il gruppo canterà Nessuno, insieme ad Antonella Ruggiero, brano del 1959 cantato a Sanremo da Wilma De Angelis e Betty Curtis.

Per l’angolo della curiosità, direttamente dal sito di TV Sorrisi e Canzoni riportiamo: i Marta sui Tubi vivono sparpagliati per tutta Italia. La base artistica è Milano, dove vive Pipitone. Gulino abita a Bologna, Paolini a Palermo, Pischedda a Lecco e Boschi in provincia di Varese.

Foto apertura articolo: © copyright Massimo Sestini

 

Di seguito i testi delle canzoni.

Dispari

Complimenti per gli amici,
Ma quanti amici hai?
Mille i modi in cui sorridi
Ma poi non ridi mai
Non ti vergogni di mostrarti nuda come una cipolla che non sa far piangere
E duro il modo in cui mi osservi stare solo sai che poi non te lo puoi permettere
I dischi che non capirai
I libri che non leggerai
Le citazioni ti sorprendono
Le variazioni ti confondono
Oscar Wilde, Sonic Youth
Motorpsycho, Mallarmé
E non soffro se mi sento solo, soffro solo se mi fai sentire dispari
E non soffro se mi sento solo, soffro solo se mi fai sentire
L’inganno è solo in parte vita
Chi ti assale ti uccide sempre lì in attesa
Di un tuo sbaglio di una fuga o resa
Chi ti loda e ti ammira
E’ il nuovo e falso profeta
Complimenti per gli amici,
Ma quanti amici hai?
Mille i modi in cui sorridi
Ma poi non ridi mai
Non ti vergogni di mostrarti nuda come una cipolla che non sa far piangere
E duro il modo in cui mi osservi stare solo sai che poi non te lo puoi permettere
I dischi che non capirai
I libri che non leggerai
Le citazioni ti sorprendono
Le variazioni ti confondono
Oscar Wilde, Sonic Youth
Motorpsycho, Mallarmé
E non soffro se mi sento solo, soffro solo se mi fai sentire dispari
E non soffro se mi sento solo, soffro solo se mi fai sentire dispari
L’inganno è solo in parte vita
Chi ti assale ti uccide sempre lì in attesa
Di un tuo sbaglio di una fuga o resa
Chi ti loda e ti ammira
E’ il nuovo e falso profeta
E non soffro se mi sento solo, soffro solo se mi fai sentire dispari
E non soffro se mi sento solo, soffro solo se mi fai sentire dispari 

Vorrei

Quando il cuore è convinto non sbagli mai
Prova a chiedere al vento quello che vuoi
C’è chi ha detto che hai fatto dei bei casini
E distratta distruggi ogni cosa sai
E io vorrei, vorrei ancora più bellezza
E io sarei, con te sarei pronto a fare tutto un’altra volta
E tuffarmi nella tua purezza
Perché ormai non posso più, più stare senza
Quando tornerà, quando tornerà l’essenza
La raccoglierai tu
Chiedo perdono a i punti cardinali dello stare
Al mondo per non averli riconosciuti
Chiedo perdono a ognuna delle lacrime che non ho bevuto
E io vorrei, e io vorrei
Vorrei prenderti le mani e berci dentro
E tuffarmi nella tua purezza
Solo se lo vuoi tu
Chiedo perdono alla pastorizia perché con la mia condotta ho umiliato la reputazione
Della pecora nera
Chiedo perdono alle stalle che meritano sempre di ospitarmi ma che evito di frequentare troppo stesso
Dormi qui, com’è facile restare sveglio
Dormi qui, ho perduto troppo tempo ma ora
Dormi qui, sono piccolo per abbracciare il cielo
Dormi qui, troppo grande per volarci dentro
E io vorrei, vorrei prenderti le mani e berci dentro
E tuffarmi nella tua purezza
Perché ormai non posso più, più stare senza
Solo se lo vuoi tu 

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