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Fedez pubblica la telefonata che conferma la censura dei vertici Rai sulla Lega omofoba: ecco il video

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2021-05-01

Dopo averci regalato un monologo da applausi sul palcoscenico del Concerto del Primo maggio andato in onda sulla terza rete, Fedez ha deciso di pubblicare la telefonata intercorsa con i vertici Rai dopo che l’azienda di Viale Mazzini avrebbe smentito qualsiasi censura ai suoi danni. Fedez sbugiarda la Rai e pubblica una telefonata compromettente Il …

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Dopo averci regalato un monologo da applausi sul palcoscenico del Concerto del Primo maggio andato in onda sulla terza rete, Fedez ha deciso di pubblicare la telefonata intercorsa con i vertici Rai dopo che l’azienda di Viale Mazzini avrebbe smentito qualsiasi censura ai suoi danni.

Fedez sbugiarda la Rai e pubblica una telefonata compromettente

Il rapper al termine della sua esibizione sul palcoscenico del Concertone ha deciso di pubblicare su Twitter la telefonata con i vertici Rai, aggiungendo: “La Rai smentisce la censura. Ecco la telefonata intercorsa ieri sera dove la vice direttrice di Rai 3 Ilaria capitani insieme ai suoi collaboratori mi esortano ad “adeguarmi ad un SISTEMA” dicendo che sul palco non posso fare nomi e cognomi”.

Ecco il VIDEO.

Il monologo di Federico

Io capisco perfettamente che il calcio è il vero fondamento di questo Paese, però non dimentichiamo che il numero dei lavoratori del calcio e il numero dei lavoratori dello spettacolo si equivalgono. Quindi non dico di spendere qualche soldo, ma almeno qualche parola, un progetto di riforma in difesa di un settore che è stato decimato da quest’emergenza e che è regolato da normative stabilite negli anni 40 e mai modificate sino ad oggi. Quindi caro Mario, come si è esposto nel merito della SuperLega con grande tempestività, sarebbe altrettanto gradito il suo intervento sul mondo della cultura italiana.

Ha deciso che un disegno di legge di iniziativa parlamentare quindi massima espressione del popolo, che è già stato approvato alla Camera, come il ddl Zan, può essere tranquillamente bloccato dalla voglia di protagonismo di un singolo. Cioè sé stesso. Ma d’altronde Ostellari fa parte di uno schieramento politico che negli anni si è distinto per la sua lotta all’uguaglianza.

Qualcuno come Ostellari ha detto che ci sono altre priorità in questo momento di pandemia rispetto al ddl Zan, e allora vediamole queste priorità: il Senato non ha avuto tempo per il ddl Zan perché doveva discutere l’Etichettatura del vino, la riorganizzazione del Coni, l’indennità di bilinguismo ai poliziotti di Bolzano e per non farsi mancare nulla il reintegro del vitalizio di Formigoni. Quindi secondo Ostellari probabilmente il diritto al vitalizio di Formigoni è più importante della tutela dei diritti di tutti, e di persone che vengono quotidianamente discriminate fino alla violenza.

Ma a proposito di diritto alla vita, il presidente dell’associazione Pro-vita, l’ultracattolico e antiabortista Jacopo Coghe amicone del leghista Pillon in questi mesi è stato la prima voce a sollevarsi contro il ddl Zan. L’antiabortista non si è accorto però che il Vaticano ha investito più di 20 milioni di euro in un’azienda farmaceutica che produce la pillola del giorno dopo.

Quindi cari antiabortisti, caro Pillon, purtroppo avete perso troppo tempo a cercare il nemico fuori, e non vi siete accorti che il nemico ce l’avevate in casa. Che brutta storia.

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