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Federica Calemme, scampata ad attentato Barcellona: “Ho rischiato di morire”, il racconto choc

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2021-12-20

Federica Calemme non si è ancora del tutto ambientata dentro la Casa del Grande Fratello Vip ma molto presto potrebbe fare emergere il suo carattere forte e raccontare la sua storia personale al resto degli inquilini. Tra le vicende che hanno caratterizzato la sua vita, anche un brutto attentato, quello del 17 agosto 2017 a …

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Federica Calemme non si è ancora del tutto ambientata dentro la Casa del Grande Fratello Vip ma molto presto potrebbe fare emergere il suo carattere forte e raccontare la sua storia personale al resto degli inquilini. Tra le vicende che hanno caratterizzato la sua vita, anche un brutto attentato, quello del 17 agosto 2017 a Barcellona, dal quale è miracolosamente scampata.

Federica Calemme testimone di un attentato

Mentre oggi si trova nella Casa del Grande Fratello Vip, quattro anni fa Federica Calemme, finalista di Miss Italia, si trovava a Barcellona, proprio nel giorno del terribile attentato sulla Rambla nel quale persero la vita 16 persone. La giovane raccontò quanto vissuto all’AdnKronos:

In mattinata siamo andati al mare ed eravamo molto sereni. Nel pomeriggio il mio ragazzo voleva visitare un negozio vicino alla Rambla e verso le 16.30 ci siamo incamminati. Appena arrivati, invece di svoltare a destra, dove c’è stato l’attantato, siamo andati a sinistra. Il tempo di fare un passo ed è scoppiato l’inferno. Abbiamo visto tutte queste persone, saranno state tremila, correre verso di noi. Così ci siamo rifugiati in un negozi lì vicino. Tutti correvano e urlavano, io avevo il cuore a mille e non smettevo di dire ‘Sta succedendo qualcosa, me ne voglio andare.

Ricordi indelebile di attimi terribili, quelli vissuti da Federica che si è resa testimone di quanto accadeva in quei momenti concitati:

Sono arrivati i militari, la polizia e diverse ambulanze; noi abbiamo iniziato a correre e siamo tornati in hotel in taxi. Lì abbiamo capito cos’era accaduto. Il giorno dopo, alle 7 di sera avevamo il treno e quindi siamo rimasti in hotel tutto il tempo, anche perché le strade erano blindate, è stato tremendo.

C’è voluto tempo affinché Federica metabolizzasse l’accaduto, tanto da ammettere:

Penso spesso che se fossi andata a destra, ora forse sarei morta.

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