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Ergastolo per Sabrina e Cosima: a Domenica Live i genitori di Sarah Scazzi e intervista a Michele Misseri – FOTO

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-04-21

La notizia del giorno, oltre all’elezione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è ovviamente stata anche quella relativa alla sentenza di Avetrana, con l’ergastolo a Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia della piccola Sarah Scazzi, la 15enne della provincia di Taranto uccisa dalle due donne. Lo zio Michele Misseri, che continua a …

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La notizia del giorno, oltre all’elezione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è ovviamente stata anche quella relativa alla sentenza di Avetrana, con l’ergastolo a Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia della piccola Sarah Scazzi, la 15enne della provincia di Taranto uccisa dalle due donne. Lo zio Michele Misseri, che continua a prendersi le colpe dell’omicidio, è stato accusato a otto anni di reclusione. Questo pomeriggio, Barbara D’Urso, nel corso della trasmissione Domenica Live ha ovviamente dedicato ampio spazio alla vicenda, ospitando in collegamento da Avetrana anche i genitori della piccola vittima assassinata brutalmente, Concetta e Giacomo.

‘Cosa hai provato ieri?’, ha subito chiesto la padrona di casa a Concetta, la quale ha replicato: “Quando il giudice emetteva la sentenza ho provato tanto dolore, tristezza, smarrimento ma poi mi veniva in mente Sarah alla quale giustamente le si doveva dare giustizia. Non possiamo parlare di una vittoria, ieri abbiamo raggiunto solo un primo traguardo”. Poi ha aggiunto: “Ciò che maggiormente ci tormenta è sapere che una nipote abbia fatto un gesto così estremo”, rivolgendosi a Sabrina, cugina della piccola Sarah. Giacomo, invece, è arrabbiato con i legali delle due ora ergastolane, i quali dicevano che avevano solo indizi ma non prove concrete.

Come hanno reagito le due donne ieri, in aula? “Le ho viste di spalla: Sabrina piangeva, Cosima era come al solito senza espressione. Ieri non si sono girate per niente. Michele non l’ho guardato nemmeno, c’era tantissima gente, era difficile guardarci”, ha replicato Concetta prima di dire la sua sulla pena: “Sin dall’inizio speravo in questa pena, dopo aver ammazzato così una bambina l’ergastolo è anche poco”.

Ed in merito alla possibilità di incontrare Sabrina, la madre di Sarah ha commentato: “Il padre continua a mentire dicendo che è colpevole, Sabrina continuerà a mentire dicendo che è innocente”. Per la donna, la nipote è colpevole da quando sono usciti i primi indizi e dalle tante bugie raccontate; Giacomo ha asserito invece di averlo capito solo più tardi.

La conduttrice ha ripercorso poi gli ultimi momenti di vita della ragazzina e l’inizio delle ricerche dei due genitori subito dopo la scomparsa di Sarah in quella tragica giornata estiva. Spazio poi alle versioni di Sabrina e Concetta rivelate nel corso dei mesi. Quali sono i sentimenti di Concetta, al momento, nei confronti di Michele? “Dei sentimenti di compassione, anche se non lo giustifico perchè ha fatto comunque una cosa grave”, ha dichiarato la donna.

Dopo l’intervista ai genitori di Sarah, è stata trasmessa un’intervista realizzata ieri dalla trasmissione e avente come protagonista Michele Misseri che, per decisione della padrona di casa, non è stato invitato volutamente in studio per rispetto dei due genitori della piccola uccisa. “Mi son sentito male, poi c’è stata la psicologa che mi ha aiutato… Non le ho viste nemmeno in faccia Sabrina e Cosima”, ha dichiarato l’uomo alla giornalista inviata della trasmissione.

“C’ho un rimorso dentro… tutti possiamo sbagliare nella vita”, ha replicato in merito all’applauso in aula di ieri. “Alla fine vincerò la battaglia, io mi devo liberare dalla coscienza”, ha poi aggiunto. E riferendosi alle sue due donne condannate ora all’ergastolo, in lacrime, ha asserito: “Io non le abbandono, non le voglio abbandonare, non le posso abbandonare anche se non mi scrivono più…”. “Michele è un povero comico drammatico, continua con questa recita”, ha commentato Concetta dopo la prima parte dell’intervista a Michele; sia la donna che il marito, non credono assolutamente alla sua tanto sventolata colpevolezza.

“Il mio rimorso è che non c’è nessuna prova che testimonia che sono stato io”, ha ancora asserito Michele nella seconda parte dell’intervista, minacciando ancora una volta di togliersi la vita se dovessero essere condannate anche in Cassazione.

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