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Egitto, rilasciata l’inviata Mediaset Gabriella Simoni: “Sono state ore di angoscia”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-08-18

Nella giornata di ieri, aveva destato molta preoccupazione la notizia secondo la quale Gabriella Simoni, giornalista fiorentina di Mediaset e l’operatore Arturo Scotti, entrambi impegnati a raccontare in Egitto la guerra civile in corso, erano stati fermati dai militari egiziani durante l’assalto alla moschea Al Fatah del Cairo, facendo così perdere i contatti con Mediaset. …

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Nella giornata di ieri, aveva destato molta preoccupazione la notizia secondo la quale Gabriella Simoni, giornalista fiorentina di Mediaset e l’operatore Arturo Scotti, entrambi impegnati a raccontare in Egitto la guerra civile in corso, erano stati fermati dai militari egiziani durante l’assalto alla moschea Al Fatah del Cairo, facendo così perdere i contatti con Mediaset. Intorno alle ore 11 di ieri, la giornalista ha avvisato la redazione di essere in difficoltà, e di essere in un momento difficile dopo essere stata aggredita. Poi, i contatti si sono interrotti facendo sprofondare l’intera redazione e la famiglia nello sconforto.

Solo nel pomeriggio di ieri poi, l’inviata è riuscita nuovamente a mettersi in contatto annunciando il suo rilascio telefonicamente: “Tutto bene, mi stanno liberando. Vi richiamo appena posso”. Subito dopo essere stata rilasciata ha poi raccontato: “Ci hanno bendati per portarci in un luogo con altri colleghi e hanno controllato tutto: i documenti, le dichiarazioni che abbiamo fatto, i telefoni, il materiale che avevamo girato. Sono state ore di angoscia”.

Parlando poi in collegamento a Studio Aperto dopo il rilascio, ha ancora detto la Simoni: “La cosa più difficile per me è stata quella di non riuscire a dire a voi e alla famiglia che stavo bene. Questo è quello che ti angoscia di più. Tecnicamente il momento più difficile è stato quando sono stata bendata e messa su una macchina, non avevo mai provato questa cosa, ti dà una sensazione di fragilità, di impotenza incredibile”.

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