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Da venerdì torna Zelig, con Paola Cortellesi, Lella Costa, Paolo Villaggio e Antonio Albanese

di Simone Morano

Pubblicato il 2011-01-13

Prende il via venerdì prossimo la nuova edizione di Zelig. Citiamo subito le novità più importanti, e sono davvero succulente. Innanzitutto due anniversari da celebrare, i 15 anni dallo sbarco in tv e il 25 anni dalla nascita del locale, in viale Monza; poi la nuova conduttrice, Paola Cortellesi; un numero sempre maggiore di donne, …

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Claudio Bisio con Vanessa Incontrada, che quest'anno ha ceduto il testimone a Paola Cortellesi

Prende il via venerdì prossimo la nuova edizione di Zelig. Citiamo subito le novità più importanti, e sono davvero succulente. Innanzitutto due anniversari da celebrare, i 15 anni dallo sbarco in tv e il 25 anni dalla nascita del locale, in viale Monza; poi la nuova conduttrice, Paola Cortellesi; un numero sempre maggiore di donne, tra cui le confermate Debora Villa e Teresa Mannino; e grandissimi nomi, come Lella Costa, Paolo Villaggio e Antonio Albanese.

Tutto questo, orchestrato come sempre dal padrone di casa, Claudio Bisio, che conterà quest’anno sulla musica di Paolo Jannacci e su un cast di trentacinque artisti, tra cui, e citiamo solo i più importanti, Enrico Brignano, Enrico Bertolino, Raul Cremona, Gioele Dix e Leonardo Manera. Comici provenienti da ogni regione d’Italia, a parte la Valle d’Aosta.

C’è molta attesa soprattutto per Paola Cortellesi, che nella prima scena interpreterà una Mary Poppins molto fastidiosa, e che nel corso delle puntate si dedicherà alle consuete imitazioni, da Daniela Santanchè a Stefania Prestigiacomo, senza dimenticare Letizia Moratti, che interverrà già nella prima puntata. E proprio la politica sarà al centro degli sketch di Gene Gnocchi, del Mago Forest e di Paolo Cevoli, alias Palmiro Cangini, assessore di Roncofritto.

Da non perdere, infine, Ficarra e Picone, che vestiranno i panni di due uomini di legge, Angelino e Nicolò, impegnati a pensare alla riforma della giustizia e specializzati in leggi ad personam, anche da asporto. Nessun riferimento alla realtà, sia chiaro.

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