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Che tempo che fa, ospiti della domenica: Paolo Conte, Ian Mc Ewan, Robert Plant, Luciana Littizzetto

di Simona Cocola

Pubblicato il 2010-11-15

Un Fabio Fazio molto emozionato presenta il primo ospite della serata, Robert Plant, storica voce e frontman dei Led Zeppelin, che ha scritto con questa mitica band la vera storia del rock. Dopo aver eseguito dal vivo a Che tempo che fa i brani Angel Dance e House of cards, tratti dal nuovo album di …

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Un Fabio Fazio molto emozionato presenta il primo ospite della serata, Robert Plant, storica voce e frontman dei Led Zeppelin, che ha scritto con questa mitica band la vera storia del rock. Dopo aver eseguito dal vivo a Che tempo che fa i brani Angel Dance e House of cards, tratti dal nuovo album di inediti Band of Joy, che ripercorre la musica americana, Plant a proposito delle amate canzoni scelte dice: “Trovi dei tesori musicali [..] come diamanti nascosti che ho ritrovato”. Raccontando dei musicisti di un tempo ricorda che: “Una volta era un mondo più enigmatico, meraviglioso”.

L’inglese Ian Mc Ewan, considerato uno dei più grandi scrittori della letteratura contemporanea, presenta Solar, edito da Einaudi, romanzo quasi comico sui cambiamenti climatici. Il protagonista del libro, Michael Beard, vuole salvare il mondo, ma in realtà è solo un burocrate della scienza: “È un consumatore, è avido, imbroglia la gente, ma si impegna a salvarla. È la comicità nel suo fallimento” spiega Ewan. Lo humour è lo strumento adoperato dall’autore nello scrivere questo romanzo, in cui ha cercato di dare risalto il senso di inquietudine dell’uomo nei confronti di tematiche preoccupanti come i cambiamenti climatici.

Da anni invitato in trasmissione, Paolo Conte arriva per la prima volta nel salotto di Fabio Fazio. Il cantautore piemontese ha pubblicato il 23° album, Nelson, nome dell’amato cane scomparso, una raccolta di 15 brani inediti. Grande estimatore di jazz, Conte inizia a comporre testi e musiche di canzoni nei primi Anni ’60, collaborando con il Clan di Celentano e con i maggiori autori dell’epoca. I testi che scrive, nei quali spiccano sempre molti colori – “fare confusione intorno coi colori aiuta a schermarsi” ammette -, anche se in alcuni piove tipo effetto cinematografico, parlano di topolino amaranto, donne bionde o rosse, e si distinguono gli uni dagli altri: “L’artista  deve essere assolutamente centrato nell’attualità” dichiara il compositore.

Infine, Luciana Littizzetto saluta in chiusura di puntata il pubblico con l’abbondante dose d’ilarità che la contraddistingue.

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