Che tempo che fa
Fabio Fazio “taglia” lo stipendio: ma il budget di Che tempo che fa non si tocca
Valentina Gambino 28/06/2019
Fabio Fazio e la Rai non si sono ancora accordati in maniera definitiva. Che tempo che fa trasloca da Rai1 alla seconda rete ma, ad oggi, si brancola nel buio sulle somme da investire. Il presentatore savonese, secondo quanto apprende l’ANSA, ha accettato il taglio del proprio compenso richiesto dalla Rai, dopo svariate settimane in […]
Fabio Fazio e la Rai non si sono ancora accordati in maniera definitiva. Che tempo che fa trasloca da Rai1 alla seconda rete ma, ad oggi, si brancola nel buio sulle somme da investire. Il presentatore savonese, secondo quanto apprende l’ANSA, ha accettato il taglio del proprio compenso richiesto dalla Rai, dopo svariate settimane in cui la questione dei compensi che spettano al conduttore ha tenuto banco in tutta l’azienda di Viale Mazzini.
Fabio Fazio si “taglia” lo stipendio
La notizia viene confermata da fonti dell’entourage del conduttore televisivo che fanno risalire l’intesa con il servizio pubblico radio-televisivo a un paio di settimane fa. Fabio Fazio e i suoi collaboratori hanno espresso però contrarietà alla riduzione del budget di Che tempo che fa, anch’esso messo in discussione già un anno fa alla luce del rapporto tra costi e ricavi dello show.
Da par suo, Fabio Fazio – il cui stipendio è oggetto di discussione anche da parte dei suoi colleghi ed ex colleghi – aveva salutato tutti i telespettatori nell’ultima puntata stagionale di Che tempo che fa. Quindi senza fare nessuna polemica aveva aggiunto: “Sembra che l’anno prossimo ci ritroveremo su Raidue”.
Che tempo che fa trasloca su Rai2
“Al momento devo dire la verità – ha aggiunto Fabio Fazio – ho avuto un invito serio da Rai YoYo, mi hanno veramente invitato e vi ringrazio per questo. Se sarà Rai2 si tratta di schiacciare un tasto del telecomando, non è una cosa complicata. L’importante è avere sempre la possibilità di crescere, di divertirsi, di inventare, l’importante è essere considerati una risorsa e non un problema. Il luogo non conta”.