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Che tempo che fa, ospiti del sabato: Giorgio Bocca, Giorgio Panariello, Negramaro, Massimo Gramellini, Luca Mercalli

di Simona Cocola

Pubblicato il 2010-11-21

Ennesimo week-end di pioggia sull’Italia. Queste le previsioni ambientali di Luca Mercalli, il quale apre la puntata del sabato sera rassicurando i telespettatori sugli ultimi eventi climatici catastrofici che hanno coinvolto il nostro Paese: “Non sono sconosciuti” dice Mercalli, ricordando che sono sempre accaduti negli anni passati. Arrivano con un nuovo album, Casa 69, i …

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Ennesimo week-end di pioggia sull’Italia. Queste le previsioni ambientali di Luca Mercalli, il quale apre la puntata del sabato sera rassicurando i telespettatori sugli ultimi eventi climatici catastrofici che hanno coinvolto il nostro Paese: “Non sono sconosciuti” dice Mercalli, ricordando che sono sempre accaduti negli anni passati.

Arrivano con un nuovo album, Casa 69, i Negramaro nello studio di Che tempo che fa. Sono 16 le canzoni del disco – “Un disco su l’io, l’io collettivo e l’io casa, perché la libertà non è mai solitudine, ma socialità” afferma Giuliano, il cantante -, che porta il nome del casale in cui la band pugliese vive e compone.

Altro ospite di Fabio Fazio è Giorgio Bocca, giornalista e scrittore novantenne, il quale ha pubblicato Fratelli Coltelli 1943 – 2010 L’Italia che ho conosciuto (Feltrinelli editore), scritto in cui si ripercorre la storia d’Italia dalla caduta del fascismo ai giorni nostri, attraverso articoli redatti dallo stesso Bocca. “Uno di noi giovani diventava antifascista per il fallimento di quel regime – racconta lo scrittore -. La cosa più importante della guerra partigiana era che noi avessimo l’opportunità di guadagnare il ritorno alla democrazia da soli. L’Italia di oggi deve ricominciare dal principio. Le mafie ci saranno sempre in Italia, perché sono un’istituzione che serve a raccogliere i vizi degli italiani e a trasferirli al sistema bancario. È difficile in Italia rimanere onesti, perché rubano tutti”. Settant’anni a scrivere da giornalisti dell’Italia rappresentano il passato dell’autore, che spiega: “La sostanza del giornalismo è cercare di capire cosa accade intorno a te”.

Il sorriso contagioso di Giorgio Panariello, attore, comico e conduttore televisivo che il 27 dicembre debutta all’Auditorium Conciliazione di Roma con lo spettacolo Panariello non Esiste e il 17 dello stesso mese torna nelle sale con il film Natale in Sud Africa, si propaga in modo celere nello studio di Rai Tre. Tra sketch esilaranti, come quello con Adriano Cementano, e il rimando ai personaggi che imita, Panariello diverte il pubblico con una spontaneità irresistibile.

Chiude la puntata il vicedirettore de La Stampa Massimo Gramellini, riportando all’attenzione degli spettatori alcune notizie della settimana, tra cui: la proposta, della scrittrice Charlotte Roche al presidente tedesco Christian Wulff, di una notte di sesso in cambio del veto alla legge che prolunga il funzionamento delle centrali atomiche; la pubblicazione delle motivazioni dei giudici di Palermo riguardanti la sentenza d’appello del senatore del Pdl Marcello Dell’Utri, il quale avrebbe svolto un’attività di mediazione tra Cosa Nostra e il premier Silvio Berlusconi.

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