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Che tempo che fa, il monologo di Luciana Littizzetto: pettegolezzi e retroscena dal Festival di Sanremo 2013

di Federico Lanza

Pubblicato il 2013-01-28

“Sono molto emozionata, mi sto facendo crescere i capelli”, ha annunciato Luciana Littizzetto subito dopo il suo ingresso in studio, nell’ambito della nuova puntata di Che tempo che fa andata in onda ieri sera, prima di ironizzare sull’acconciatura del partner di lavoro, Fabio Fazio, nel corso degli anni. Anche durante il suo nuovo intervento, in …

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“Sono molto emozionata, mi sto facendo crescere i capelli”, ha annunciato Luciana Littizzetto subito dopo il suo ingresso in studio, nell’ambito della nuova puntata di Che tempo che fa andata in onda ieri sera, prima di ironizzare sull’acconciatura del partner di lavoro, Fabio Fazio, nel corso degli anni. Anche durante il suo nuovo intervento, in chiusura di puntata, l’argomento centrale è stato ovviamente l’impegno che li vede coinvolti, in vista della 63esima edizione del Festival di Sanremo, in partenza dal prossimo 12 febbraio 2013.

Lucianina, ha raccontato come al momento siano impegnati nella prova dei costumi ed in merito a Fazio ha rivelato: “Lui non ci sta dentro, gli esplodono i bottoni, scricchiolano le cuciture!”, rimproverando quindi il compagno di avventura in riferimento al suo appetito esagerato, dovuto al nervosismo. Adesso, rivela l’attrice e comica, dovrà perdere tre chili in tre settimane: “Ma non ce la farà mai! L’unica è che tu ti faccia prestare i vestiti da Gerry Scotti così ti risolvi il problema!”.

Poi, ha raccontato un aneddoto riguardante la preparazione in vista della kermesse canora e relativo ad uno scherzo con protagonista e vittima il collega Fazio: “Abbiamo fatto tutte le foto di Sanremo, tutte le volte abbiamo fatto nove cambi di vestiti, ogni volta che Fabio si doveva cambiare la cravatta, impiegava tre ore! Ha tutte le cravatte uguali eh? Tre ore! Ad un certo punto mi sono recata in camerino, mi sono levata il reggiseno completamente!”. La sua reazione? “Come se avesse visto un dinosauro! Ma non era imbarazzo, era spavento! Orrore!”.

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