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Bollettino Coronavirus Protezione Civile: chi è l’interprete LIS e perchè è vestita sempre di nero

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2020-03-31

Alle 18.00 circa, torna quotidianamente il bollettino della Protezione Civile che aggiorna puntuale sui dati del Coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Non solo il numero dei morti ma anche quello dei contagi e dei guariti che ci permette di avere un’idea chiara della situazione nel nostro Paese rispetto all’emergenza sanitaria in atto. Un …

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Alle 18.00 circa, torna quotidianamente il bollettino della Protezione Civile che aggiorna puntuale sui dati del Coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Non solo il numero dei morti ma anche quello dei contagi e dei guariti che ci permette di avere un’idea chiara della situazione nel nostro Paese rispetto all’emergenza sanitaria in atto. Un appuntamento seguito ogni giorno da migliaia di italiani e che vede protagonista anche una donna, Susanna di Pietra, interprete della Lingua dei Segni e presenza rassicurante per tutti i non udenti.

Bollettino Coronavirus Protezione Civile: chi è l’interprete della lingua dei segni

Susanna di Pietra ha 33 anni ed è diventata, suo malgrado, una vera e propria icona di questa emergenza Coronavirus. A lei la Protezione Civile ha affidato il compito, nel corso di ogni bollettino quotidiano, di informare i non udenti. Al tempo stesso è il volto normale che ci rassicura più dei tanti vip che invitano a restare in casa.

Gli italiani hanno imparato a conoscerla ed oggi rappresenta una certezza in questo clima cupo che stiamo vivendo. Come vive lei questo momento? Ne ha parlato in una intervista a La Stampa:

Sono una persona semplice e umile, mi hanno detto che la mia presenza è percepita come rassicurante e mi fa piacere. Mi lusinga pensare che possa alleviare anche solo un po’ la tensione. Avremmo bisogno di non pensare così tanto alla situazione, è dura. Ma vivo il mio ruolo con rigore, attraverso l’Ente nazionale sordi sono stata chiamata dalla Protezione Civile a tradurre il bollettino giornaliero del Covid-19 per le persone non udenti ed è una grande responsabilità, ce ne sono circa 70mila in Italia, molto sono anziani.

Ma come fa a depurare dall’allarmismo le notizie drammatiche che descrive agli utenti più indifesi?

Il carico emotivo è enorme, ma cerco di far passare un messaggio di normalità. Il tono neutrale è anche lo stile degli interpreti. E i sordi hanno bisogno di sapere senza panico.

Ai social non è sfuggita la cura con cui cambia ogni sera di abito, sobrio ma sempre diverso. In merito ha spiegato:

Ci penso. Preferisco il nero o i colori scuri perchè rendono più chiari i gesti e più evidenti le espressioni facciali. Mi piace sistemarmi, lo faccio sempre, stavolta forse ancora di più, è una forma di rispetto nei confronti di chi mi segue.

Come cambierà, secondo lei, la vita di tutti noi dopo il Coronavirus?

Me lo chiedo. Credo che certi comportamenti resteranno, la pulizia per esempio, l’igiene personale, sono gesti che abbiamo imparato e ripeteremo. E forse anche lo stare insieme senza guardare l’orologio.

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