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Amici 12: Ecco perché Emma non avrebbe dovuto accettare

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2013-04-14

Le mie prefazioni ormai stanno sulle scatole perfino a me, quindi figuratevi. Però, trovo sempre giusto scriverle, per precisare che il mio punto di vista, rimane mio, e basta. Rimane qui, oppure può essere condiviso (e la cosa mi fa estremo piacere), o contestato (e la cosa, se fatta con rispetto mi fa altrettanto piacere, …

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Le mie prefazioni ormai stanno sulle scatole perfino a me, quindi figuratevi. Però, trovo sempre giusto scriverle, per precisare che il mio punto di vista, rimane mio, e basta. Rimane qui, oppure può essere condiviso (e la cosa mi fa estremo piacere), o contestato (e la cosa, se fatta con rispetto mi fa altrettanto piacere, credetemi). Questa è la mia opinione critica, dopo aver visto due puntate di Amici e aver già saputo cosa accadrà durante la terza puntata del talent show più famoso e seguito, ideato da Maria De Filippi.

Il titolo del pezzo in realtà vi dice tutto e in sintesi non vi dice assolutamente niente, ne sono consapevole. Ecco perché, ho pensato bene di approfondire l’argomento, dopo aver visto la puntata di ieri sera ed essermi accorta che Miguel Bosè, pur di non perdere piuttosto si fa staccare un braccio a morsi da Gaetano, il cucciolotto di Emma. All’inizio, quando ho saputo che Emma avrebbe fatto parte del serale di Amici 12 in qualità di Direttore Artistico, ero davvero contenta, ho pensato: “Accidenti che occasione! Brava Emma, brava Maria”, adesso mi verrebbe solo da dirle: “Ti prego Emma, scappa via il più velocemente possibile”.

Ho riflettuto tanto se scrivere o meno questo pezzo, ma poi, come sempre, l’istinto ha mandato a quel paese la ragione ed allora ho deciso di buttarmi dentro qualcosa che avrà sicuramente un inizio, ma ancora non so bene che tipo di fine potrà/dovrà avere. Se procedo con ordine però, dovrei venirne a capo. Perché Emma non avrebbe dovuto accettare questo ruolo ad Amici?

Innanzitutto perché non è una sfida ad armi pari. E, quando parlo di sfida, non intendo la gara, intendo proprio le due persone che abbiamo in studio a dirigere le due Squadre. Da una parte una donna forte proprio perché le sue fragilità riescono a renderla tale. Una giovane donna che cerca di non farsi trasportare dai sentimenti, ma il suo cuore e la sua pancia la risucchiano dentro il vortice (a volte spietato) delle emozioni. Emma ha di fronte a sé, un uomo come Miguel Bosè, e sinceramente, con tutto il rispetto, credo che davvero poco importino gli anni di carriera, in quanto, l’animo dell’essere umano non è fatto di premi, incontri con persone di spicco e gente famosa attorno, l’essere umano è fatto di pelle, ossa, sentimenti, occhi, sguardi, sorrisi, sensazioni, incontri (talvolta casuali, talvolta no) e cuore a mille, singhiozzi, risate, frenate brusche e sgommate fuori di testa.

Bosè appare (tengo a sottolineare APPARE, in quanto io, di questo uomo, alla fine non so proprio nulla) esattamente il contrario di ciò che ho descritto pocanzi, Emma invece, incarna perfettamente tutto. Miguel Bosè vuole vincere, è palese, lo capirebbe chiunque. Del resto, nessuno inizierebbe mai una esperienza come quella di Amici sapendo già di perdere ma, un conto è voler vincere preservando il talento, un altro è voler vincere a tutti costi eliminando quel talento, farli fuori come birilli, uno dopo l’altro. Miguel Bosè è un ottimo giocatore, ci mette testa ed astuzia, Emma ci mette il cuore, il sentimento e, queste cose all’interno della trasmissione, in questo contesto preciso, sembrano cozzare, sembrano non poter convivere.

Del resto, sono anche sicura di aver letto che Emma, aveva deciso di partecipare se le condizioni per poter lavorare al meglio ci fossero state, condite anche con i presupposti giusti. Ed io queste condizioni ottimali non le vedo. In quanto, o soffro di allucinazioni, oppure Stefano De Martino è sempre in prima fila tra piroette e salti spettacolari. Ieri tra l’altro, dopo una battuta di Luciana Littizzetto, Emma ha risposto in maniera inappuntabile, come una vera signora, quale è, da sempre.

Inoltre, sempre durante la puntata di ieri, dopo l’eliminazione di Anthony, ha scherzosamente ironizzato che probabilmente, a fine programma le occorrerà un percorso di psicoanalisi per riprendersi, ed io credo che, se da un lato tutto questo le sta offrendo molta visibilità, da un altro non ne aveva affatto bisogno. Quanto sarebbe stato più bello, costruttivo ed emozionante promuovere Schiena, il suo nuovo album? Promuoverlo lontano da questi meccanismi, allontanarsi (non per ingratitudine, ma per crescita personale) da Maria De Filippi che, in base a ciò che ho visto, tutto ha fatto tranne che preservarla o difenderla, anzi. Personalmente inoltre, avrei affidato questo tipo di cose a due persone assolutamente esterne al programma e avrei invitato Emma per i duetti, esattamente come è accaduto ieri per Alessandra Amoroso. Ma io non sono un’autrice, non collaboro con Maria De Filippi e non conosco le dinamiche. Però, dire sempre di “Sì”, non è per forza sinonimo di rispetto, specie quando una persona ti chiede qualcosa di estremamente difficile e complicato da gestire (parlo sempre a livello emozionale, questo ci tengo a precisarlo).

Miguel Bosè aveva bisogno di trovarsi una donna pronta a mandarlo a quel paese se era il caso, mentre Emma, con il rispetto e l’educazione che ha sempre dimostrato, piuttosto ingoia, per evidentemente non digerire in seguito. Siamo sempre tutti troppo bravi a giudicare, io per prima, scrivendo questo pezzo sto giudicando qualcosa che reputo sbagliato e sto puntando il dito contro una decisione. Ma mi fanno paura tutti quei cerchi ancora aperti, perché, finché non verranno chiusi (possibilmente con te fuori) rimarranno sempre dei cerchi, dove correre, per cercare di uscirne indenni e nel contempo chiuderli, senza farsi male, lasciarli lì:

“Sono forbici affilate per tagliare il mio passato, sono pure il mio mestiere che mi sono guadagnato. Non sono solo te, non sono solo te, io non sono solo te”.

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