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Alvaro Soler, X Factor 10: “Non definitemi bello!”, le dichiarazioni e l’incontro con Shakira

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2016-09-28

Alvaro Soler è davvero una star a tutto tondo e così, dopo gli straordinari successi musicali è arrivata anche la TV. Neo-giudice della decima edizione di X Factor, nell’attuale numero di Tv Sorrisi e Canzoni, il giovane artista si è recato direttamente in redazione per cantare i suoi più grandi successi ma anche per essere …

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Alvaro Soler è davvero una star a tutto tondo e così, dopo gli straordinari successi musicali è arrivata anche la TV. Neo-giudice della decima edizione di X Factor, nell’attuale numero di Tv Sorrisi e Canzoni, il giovane artista si è recato direttamente in redazione per cantare i suoi più grandi successi ma anche per essere intervistato. Ecco a seguire le dichiarazioni più interessanti. Tre anni fa era in gara nell’edizione spagnola di Tú sí que vales con la sua band, gli Urban Lights ed oggi è il giudice di X Factor Italia.

Alvaro Soler, da talent a talent: dopo Tu si que vales arriva X Factor

Aver fatto il concorrente è utile” afferma Alvaro Soler, per poi aggiungere: “so cosa si prova dietro le quinte, so che si aspettano tante ore e poi hai solo due minuti per farti notare. Fu una bella esperienza per il mio gruppo, ma nessuno voleva scritturarci. Forse eravamo troppo “americani” per la Spagna”. Di seguito, il cantante racconta della sua nuova esperienza solista: Nel 2014 mi sono trasferito a Berlino. Per me era un passo fondamentale andare a vivere da solo, allontanarmi dalla famiglia”.

Alvaro Soler, da talent a talent: l’incontro con Shakira

“Lavoravo solo per sopravvivere: non volevo rubare tempo alla musica. Ho fatto di tutto: dallo steward all’accoglienza agli eventi. Ho fatto pure l’autista. Una volta ho dato un passaggio a Shakira”. Ma non le ha cantato alcun pezzo: “Ma no, era con Piqué! Lavoravo in una grande festa a Barcellona, ma c’era una scala da fare e lei era incinta… così l’ho accompagnata su un “golf cart”. Un giorno la incontrerò e glielo racconterò”.

Alvaro Soler, da talent a talent: X Factor e la presa di posizione “Non chiamatemi bello”

Ad X Factor l’hanno annunciato usando tre aggettivi: bello, empatico e severo… si riconosce? “Non mi piace tanto che mi definiscano “bello”. Mara Maionchi l’altro giorno mi ha detto: “Se sei bello devi dimostrare di essere bravo”. Ma per me non è un problema: non ho paura di non essere all’altezza. È vero che sono empatico. E sono severo solo quando devo: alla gente che arriva e non sa cantare, io dico no”. Nonostante la “severità” appare comunque gentile: “Manuel Agnelli mi ha detto: “Tu anche quando dici no, lo fai con un sorriso”. Se sono così positivo è perché la vita non finisce se ti dico di no. Anzi, in quel momento stai imparando qualcosa”.

Cosa cerca in un concorrente? “L’originalità e l’essenzialità. È bello quando riescono a farti emozionare solo con una voce, una chitarra e una storia. Se ciò che il concorrente si porta dietro lo aiuta a essere una persona più aperta a imparare, per me è perfetto. Ma io mi occuperò soltanto della musica. Non vedo l’ora che inizino le dirette per lavorare ogni giorno con la squadra”.

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