MUSICA

Veri nomi di Shablo, Guè, Joshua e Tormento a Sanremo 2025

Emanuela Longo 11/02/2025

Scopri le identità celate dietro i nomi d’arte dei protagonisti di Sanremo 2025.

La 75ª edizione del Festival di Sanremo 2025 si arricchisce di una collaborazione inedita e sorprendente: sul prestigioso palco dell’Ariston, Shablo, Guè, Joshua e Tormento presenteranno il brano “La mia parola”. Ma chi sono realmente questi artisti che hanno segnato la scena urban italiana? Dietro i loro pseudonimi si celano storie affascinanti e nomi all’anagrafe poco noti al grande pubblico.

Veri nomi di Shablo, Guè, Joshua e Tormento

Vero nome Shablo: Pablo Miguel Lombroni Capalbo

Nato a Buenos Aires nel 1980, Pablo Miguel Lombroni Capalbo, in arte Shablo, è un produttore, DJ, manager e talent scout italo-argentino. Trasferitosi in Italia all’età di dieci anni, si avvicina alla musica hip hop negli anni ’90, diventando una figura di spicco nella scena underground. 

Nel 2001 produce il primo album per Inoki, “5º Dan”, e successivamente collabora con i Club Dogo, contribuendo alla produzione del loro secondo disco. Nel 2013, insieme a Marracash, fonda l’etichetta discografica indipendente Roccia Music. Il suo nome d’arte è una fusione tra “Pablo” e “sciabola”, simbolo di eleganza e precisione, caratteristiche che contraddistinguono le sue produzioni musicali.

Guè: Cosimo Fini

Cosimo Fini, meglio conosciuto come Guè, è nato a Milano nel 1980. Il suo pseudonimo deriva dal soprannome “Il Guercio”, affibbiatogli per un difetto a una palpebra, unito al nome del personaggio Zé Pequeno del film “City of God”.

Inizialmente noto come Guè Pequeno, ha poi abbreviato il suo nome d’arte in Guè. Ha raggiunto la notorietà con i Club Dogo nei primi anni 2000 e ha consolidato la sua carriera da solista, diventando uno dei rapper più influenti della scena musicale italiana.

Joshua: Joshua Bale

Classe 1995, Joshua Bale è un rapper e cantautore cresciuto a Rimini. Dopo essersi avvicinato al rap, ha esplorato generi come R&B e Soul. Trasferitosi a Milano, ha collaborato con Shablo nei singoli “COLD” e “Hope” insieme a Izi, dimostrando versatilità e talento emergente nella scena musicale italiana.

Tormento: Massimiliano Cellamaro

Massimiliano Cellamaro, in arte Tormento, è nato a Reggio Calabria nel 1975. Il suo pseudonimo gli è stato dato dal fratello Esa, membro degli Otierre, a causa della sua insistenza nel voler partecipare alle attività musicali del gruppo. Tormento è stato una figura chiave dei Sottotono, duo che ha segnato la scena hip hop italiana negli anni ’90. Nel 2001, i Sottotono partecipano al Festival di Sanremo con il brano “Mezze verità”, classificandosi al 14º posto.

“La mia parola”: un’unione di generazioni e stili

Il brano “La mia parola” rappresenta un punto d’incontro tra diverse generazioni dell’urban italiano. Shablo ha dichiarato: “La mia canzone si chiama La mia parola, possiamo definirla un esercizio di stile tipico di quello che è il genere urban. Va a ripescare nella tradizione della musica black e soul reinterpretata in chiave contemporanea. Sarà una grande sorpresa. Se fosse un’immagine io l’assocerei alla scena del film The blues brothers, quella dentro la chiesa con James Brown, lo consiglio a tutti, un filmone!”.

La collaborazione tra Shablo, Guè, Joshua e Tormento promette di portare sul palco dell’Ariston un mix di esperienze e sonorità, offrendo al pubblico una performance che fonde tradizione e innovazione. La loro partecipazione al Festival di Sanremo 2025 è attesa con grande interesse, e il brano “La mia parola” potrebbe rappresentare una delle esibizioni più memorabili di questa edizione.

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