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Tommassini e Cuccarini travolti dalla shaeksperiana Tempesta

di Valeria Panzeri

Pubblicato il 2009-12-19

Luca Tommassini scalpita per il suo primo debutto registico. Il celebre coreografo di fama internazionale è un vero stacanovista: dopo avere curato gli allestimenti e le singole performance di ogni artista durante l’ultima edizione di X Factor si cimenta nel remake de La tempesta. Partendo dalla nota opera teatrale partorita dal genio di Sheakspeare, Tommassini …

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Luca Tommassini scalpita per il suo primo debutto registico. Il celebre coreografo di fama internazionale è un vero stacanovista: dopo avere curato gli allestimenti e le singole performance di ogni artista durante l’ultima edizione di X Factor si cimenta nel remake de La tempesta.

Partendo dalla nota opera teatrale partorita dal genio di Sheakspeare, Tommassini ha costruito un musical di grandissimo impatto. Il titolo dello spettacolo, che debutterà nel mese di gennaio a Salsomaggiore per poi proseguire, su e giù per l’Italia, è “Il pianeta proibito”.

Il cast è di tutto rispetto, troneggia su tutti, la sempre amata e professionale Lorella Cuccarini; una vera esperta del musical nostrano: indimenticabile infatti è il successo che l’artista ha riscosso con il riadattamento di Grease. Essendo poi la musica l’ingrediente principale di questa nuova Tempesta, Tommassini è stato lungimirante in quanto ha assoldato alcuni cantanti scelti fra le tre edizioni di X Factor come Ilaria Porceddu, Giops, Enrico Nordico, Chiara Ranieri e altri ancora.
Considerando che qui si fa tutto in famiglia poteva mancare la partecipazione dell’etereo Morgan?
Certo che no, il Castoldi, mediante proiezioni 3D, si manifesterà in sala rappresentando una maligna e arcana forza. A fronte di ciò la Maionchi dove la mettiamo? La mettiamo per forza, facendole fare il primo Presidente degli Stati Uniti donna… ah se davvero fosse così.
E Facchinetti? Farà la parte del narratore. Insomma ci sono proprio tutti, o quasi.

Diego Calvetti si occuperà degli arrangiamenti in quanto si spazierà dai Rolling Stones ai Beach Boys… un lavoro mastodontico.

Shaekspeare, Cuccarini, Maionchi… un mix insolito dal grande potenziale, se Tommassini saprà tirare bene i fili, arduo lavoro che spetta ai registi, ci sono tutte le prerogative perché questo esperimento estetico-teatrale sia un successo di pubblico nonché una rilettura interessante e moderna di un’opera immortale.

Questa volta lo diciamo noi: perché Sheakspeare batte solo sul Due!

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