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Tabacco, tecnologia e casinò online con soldi veri: le spese a cui gli italiani non riescono proprio a rinunciare

di Redazione BlogTivvu.com

Pubblicato il 2021-01-11

Novità tecnologiche, sigarette, shopping e casino online con soldi veri, sono solo alcune delle spese accessorie che incidono maggiormente sul portafoglio degli italiani, e alle quali non sanno dire no! A queste ultime si aggiungono anche spese per viaggi, Lotto, lotterie varie, Enalotto, scommesse, slot machine, Bingo, videolottery e altri giochi online. Questi dati provengono …

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Novità tecnologiche, sigarette, shopping e casino online con soldi veri, sono solo alcune delle spese accessorie che incidono maggiormente sul portafoglio degli italiani, e alle quali non sanno dire no! A queste ultime si aggiungono anche spese per viaggi, Lotto, lotterie varie, Enalotto, scommesse, slot machine, Bingo, videolottery e altri giochi online.

Questi dati provengono dall’indagine commissionata da Facile.it all’istituto di ricerca mUp Research in collaborazione con Norstat, e forniscono informazioni fondamentali per analizzare i comportamenti di consumo nei differenti ambiti sociali e territoriali del Paese.

Realizzata poco prima dell’inizio del lockdown, l’indagine ha messo in evidenza quali siano le spese voluttuarie a cui gli italiani non rinunciano. Secondo truffa.net tra queste si annoverano anche i giochi online, come casino con soldi veri e lotterie varie.

Vizi e virtù degli italiani in fatto di consumi

I risultati della ricerca promossa dal portale Facile.it mettono in luce quali siano comportamenti di consumo degli italiani, i loro vizi e le loro virtù; dai risultati emerge come tra le spese accessorie fondamentali vi siano i viaggi. Alla domanda esplicita: “Quali sono le spese accessorie che incidono maggiormente sul tuo portafoglio e alle quali fai fatica a rinunciare?”, il 23% (pari a 10 milioni) del campione intervistato ha infatti risposto i viaggi.

In questa classifica le nuove tecnologie si posizionano al secondo posto, con il 21,9% (pari a circa 9,5 milioni), mentre il 20,9% dei rispondenti (pari a circa 9,2), ha dichiarato di investire una parte consistente del proprio budget nella “cattiva abitudine” del fumo, che per questo si aggiudica la medaglia d’oro!

Il vizio del fumo non è tuttavia l’unica brutta abitudine degli italiani: l’indagine evidenzia infatti che l’8,8% (circa 3,9 milioni) dei rispondenti sia attratto dal brivido di tentare la fortuna in giochi online, lotterie, scommesse e casino con soldi veri. Tuttavia occorre sottolineare che questa percentuale proviene da un pubblico in target formato soprattutto da uomini (14,2%) tra cui residenti al Sud Italia, che rappresentano il 10,7% degli intervistati.

Shopping, buon cibo e cultura

La ricerca rivela inoltre come uno dei settori più importanti del Paese sia la ristorazione: il 15,7% dei conterranei non riesce infatti a fare a meno di un buon piatto al ristorante, questo dato conferma quanto gli italiani amino il cibo.

Una percentuale molto alta esprime invece la propria passione per gli acquisti: il 12,8% degli intervistati (pari a 5,6 milioni) ha dichiarato di investire una fortuna in prodotti per la cura del corpo e cosmetici vari, percentuale che sale al 14,3% se si considera il campione femminile degli intervistati. Quest’ultimo dato conferma peraltro l’impennata di shopping online che si è registrata durante il lockdown.

Per fortuna la percentuale degli intervistati che non riescono a rinunciare alla cultura è piuttosto incoraggiante. Un buon 11,1% dei rispondenti (circa 4,9 milioni) ha dichiarato di spendere una parte del proprio budget in mostre, musei, spettacoli. Si tratta di una percentuale che sale al 18,1% nel Centro Italia.

Le spese accessorie a cui si rinuncia più facilmente

Per quanto riguarda l’acquisto di beni durevoli come l’automobile – voce di spesa piuttosto consistente – solo il 4% degli intervistati (pari a 1,7 milioni) ha dichiarato di potervi rinunciare più facilmente. Questa percentuale sale al 6,5% se si valutano le intenzioni d’acquisto del campione maschile, che dichiara di avere un debole per le macchine sportive.

Tra le spese accessorie meno consistenti vi sono quelle legate all’arredamento e dotazione domestica, la propensione all’acquisto per l’arredo della casa è del solo 4,6%. Più alta è invece la percentuale di intervistati che investono il loro risparmi in sport e fitness, attività predilette nel tempo libero.

Le intenzioni di acquisto nei diversi comparti sono ovviamente mutate durante e dopo il lockdown. Il consolidarsi dello smart working e la conseguente nuova centralità della vita domestica hanno determinato una considerevole mutazione del trend nelle propensioni all’acquisto degli italiani.

Dall’elettronica di consumo al carrello della spesa: ecco cosa cambia dopo il lockdown

Dal comfort food ai cibi salutistici, che hanno cambiano il carrello della spesa degli italiani, dalle spese di telefonia e Internet casa ai prodotti di tecnologia domestica, si registra un notevole cambiamento nelle intenzioni di consumo degli italiani.

L’emergenza Covid e le conseguenti chiusure forzate hanno determinato un’impennata della spesa per prodotti di tecnologia domestica. I dati evidenziano un aumento esponenziale della domanda di elettrodomestici, elettronica di consumo, telefonia fissa, mobile e Internet casa.

Questo risultato è certamente dovuto all’incremento dell’attività di smart working e della DAD (didattica a distanza), che hanno spinto molte famiglie a optare per una connessione Internet più potente rispetto a quella che utilizzavano prima della pandemia. A questa tendenza si accompagna anche la ricerca di tariffe più vantaggiose per tagliare i costi di luce e gas, che incidono notevolmente sul budget domestico.

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