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Red Ronnie e l’involontario “fenomeno” Emma Marrone

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2013-12-02

Questo sarà un pezzo critico. O forse, è meglio dire personale. Leggo spesso, su Twitter, Facebook e via mail, persone che mi accusano (e talvolta offendono) perché da sempre, non faccio mistero dei miei gusti in fatto di musica, televisione e robe simili. Sono una che però, quando scrive ci ha sempre messo oltre che …

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Questo sarà un pezzo critico. O forse, è meglio dire personale. Leggo spesso, su Twitter, Facebook e via mail, persone che mi accusano (e talvolta offendono) perché da sempre, non faccio mistero dei miei gusti in fatto di musica, televisione e robe simili. Sono una che però, quando scrive ci ha sempre messo oltre che il nome e cognome anche la faccia, e ne vado comunque fiera. Sono una blogger, ma prima di tutto un essere umano con gusti e pareri del tutto soggettivi. Esprimo solo la mia opinione ed accetto ben volentieri le critiche, purché queste, siano costruttive.

Questa breve parentesi è giustificata dalla possibile eventualità che questo articolo, come spesso accade venga frainteso o piuttosto male interpretato. Non sono d’accordo quando leggo affermazioni del tipo: “A me dell’opinione della gente non frega nulla”, perché, quando fai un lavoro come il mio, quello che pensa la gente è fondamentale quando vuoi capire gusti, tendenze e stili di vita. Può non lasciarti il segno, ma deve comunque catturare la tua attenzione. Emma Marrone, è una persona che ha costantemente puntati addosso tantissimi occhi, alcune volte discreti, altri invece accompagnati dal tanto famoso quanto usurato “sguardo indiscreto”, quello che scruta in maniera morbosa, per intenderci.

Circa un mese fa, Emma è stata ospite di Red Ronnie al Roxy Bar insieme a Brando, il suo produttore discografico oltre che grandissimo cantautore e musicista. Dopo quella occasione, gli innumerevoli sostenitori di Ronnie, hanno avuto due differenti reazioni: un coro di dissenti e affermazioni prevenute e un applauso con tanto di inchino per avere portato al Roxy una persona come Emma di cui, prima di allora ignoravano (volontariamente) l’esistenza. Emma Marrone ha chiacchierato lungamente con Red Ronnie, conquistando moltissima gente, ricevendo oltre che le solite banali critiche anche moltissimi pareri positivi.

Da lì a poco, è partito lo Schiena Tour (il 16 novembre da Rimini) e, una schiera di giornalisti che prima oltre a non ascoltarla evidentemente non ne scrivevamo oppure ne scrivevano male, si è “quasi scusata” con Emma, per non aver “spezzato” prima quel famoso pregiudizio. Emma però, era Emmanuela Marrone anche prima del Roxy Bar e dello Schiena Tour. Tanto di cappello a Red Ronnie che, se dovesse mai leggere questo articolo, capirà sicuramente cosa voglio (maldestramente) fare arrivare e quale sia il concetto “dominante” di questo pezzo.

Amo profondamente chi cambia idea ed ha il coraggio e la lealtà di ammetterlo senza paura. Lo trovo un gesto intelligente ma soprattutto onesto. E apprezzo Red Ronnie che ha voluto conoscere Emma, pur continuando a non apprezzare il meccanismo del talent show (la più grande banalità è stato leggere: “Red, ma tu non odiavi i talent?”) ed ha conosciuto Emma Marrone, quasi come se avesse visto casualmente una nuova artista su YouTube. L’incontro di due mondi diversi ma comunque vicini, che si sono conosciuti senza etichette o sovrastrutture eccessivamente ingombranti.

Da quel momento però, tutti si sono improvvisamente ricreduti, hanno assistito ad almeno una data del suo tour e ne hanno scritto improvvisamente bene, come se Emma fosse una cantante emersa da poco. Questo, se da un lato può sicuramente fare piacere, da un altro, credo che sia “troppo facile” scriverne bene senza conoscere il passato di un’artista che era già tale anche dieci anni fa.

Ecco, mi è solo sembrato “troppo facile”. Senza nulla togliere alle persone che si sono piacevolmente ricredute, senza puntare il dito o blaterare a vanvera rivendicando qualcosa. Forse essere totalmente a digiuno ha permesso ai giornalisti di sfamarsi insieme ad Emma, che da sempre ha fame di musica e, come scriveva recentemente lo stesso Red Ronnie: “Actions speak louder than words”.

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