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Grande Fratello 11: Ferdinando affronta in diretta il caso mediatico attorno al padre camorrista

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2010-10-25

Si parte con la seconda puntata del reality show di Canale 5, condotto da Alessia Marcuzzi ed affiancata in studio da Alfonso Signorini. Ad aprire la nuova puntata, le anticipazioni di ciò che ci attenderà nel corso della serata con il filmato riassuntivo della settimana vissuta dai ragazzi all’interno della Casa di Cinecittà. Chi ha …

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Si parte con la seconda puntata del reality show di Canale 5, condotto da Alessia Marcuzzi ed affiancata in studio da Alfonso Signorini.

Ad aprire la nuova puntata, le anticipazioni di ciò che ci attenderà nel corso della serata con il filmato riassuntivo della settimana vissuta dai ragazzi all’interno della Casa di Cinecittà. Chi ha vissuto in modo più sereno rispetto agli altri inquilini, è sicuramente il simpatico Nando, al quale va il primo “video-tributo” della settimana.

Primo argomento affrontato nel corso della puntata, è stato l’ingresso tanto discusso anche all’estero di Ferdinando, figlio di un camorrista.

Proprio il ragazzo viene così convocato nel confessionale, al fine di poterne parlare insieme alla padrona di casa del reality. Vengono quindi mandati in onda i titoli dei giornali di questi giorni che lo riguardano e che lo hanno stigmatizzato. Ferdinando prova rabbia, ma afferma:

Possono scrivere quello che vogliono, io sono un altro,

affermazione seguita dall’applauso dello studio.

Un successivo video riassume la storia del gieffino, il racconto di suo padre confidato al Grande Fratello nell’ambito di un confessionale e quello reso noto agli altri inquilini.

Il ragazzo ribadisce ancora la sua diversità rispetto al padre, fondamentale comunque per la sua vita, sia nel bene che nel male.

In studio, il dottor Lettieri, dell’Unione Industriale della provincia di Napoli, ha manifestato la sua preoccupazione e titubanza relativa alla presenza di Ferdinando nella Casa, non tanto per il fatto di essere figlio di un camorrista, quanto per il rischio di banalizzare e spettacolarizzare in modo negativo una delle piaghe più gravi del nostro Paese. Di convesso, l’uomo desidera di cuore che il ragazzo possa riscattarsi, al di là della trasmissione.

Alfonso Signorini, in un suo successivo intervento, ha invece sottolineato l’intelligenza del telespettatore di fronte alla presenza di un figlio di un camorrista in Tv, un fatto di cui non bisognerebbe assolutamente vergognarsi rispetto ai fatti di cronaca degli ultimi giorni.

Chiude lo spazio dedicato a lui, lo stesso Ferdinando, con una definizione personale della camorra, così come l’ha vissuta lui:

Sapevo a cosa andavo incontro, che persona sono e cosa portavo nella casa. La camorra è una cosa che non mi interessa e grazie a lui (il padre, ndr) che non mi interessa. Non mi ha portato ad essere una persona con valori camorristici ma una persona con dei valori.

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