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Giulia Molino e l’anoressia: “Arrivata a pesare 40 chili, controllavo se le ossa sporgevano abbastanza”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2020-05-08

Giulia Molino, terza classificata ad Amici 19, si è raccontata recentemente tra le pagine del settimanale Chi rammentando gli anni difficili della sua battaglia contro l’anoressia. Per lei, quello, fu un periodo per nulla semplice e solo la sua grande determinazione le ha permesso alla fine di poter uscire dal tunnel. Al settimanale diretto da …

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Giulia Molino, terza classificata ad Amici 19, si è raccontata recentemente tra le pagine del settimanale Chi rammentando gli anni difficili della sua battaglia contro l’anoressia. Per lei, quello, fu un periodo per nulla semplice e solo la sua grande determinazione le ha permesso alla fine di poter uscire dal tunnel. Al settimanale diretto da Alfonso Signorini ha ripercorso le tappe dolorose del suo percorso fino alla guarigione definitiva ed alla rinascita.

Giulia Molino e l’anoressia: dall’incubo alla rinascita

Giulia Molino già in passato ha raccontato il calvario vissuto a causa dell’anoressia. Nella recente intervista a Chi ha aggiunto:

Appena ti svegli la mattina, hai in testa una tabella delle calorie. Da quel momento ti sfugge tutto ma tu hai sotto controllo una sola situazione della tua vita e quindi ti senti forte.

La terza classificata al serale di Amici 2020 ha poi proseguito con il suo viaggio nel mondo dei ricordi spiegando:

Sono arrivata a pesare poco più di 40 chili, almeno 20 chili sotto il mio peso forma. Mi si era bloccato tutto, il ciclo non lo avevo più da due anni. Ho avuto problemi alle ossa, muscolari, mi stavano lasciando pure le corde vocali – perché quelli sono muscoli – e la mattina mi svegliavo afona, senza voce.

Il dimagrimento subito da Giulia Molino in questa sua fase divenne così eccessivo al punto tale da poter distinguere le ossa:

Quando sei in quel buco nero ti fai mille foto e mille check: controlli le ossa. Ti guardi di profilo e vedi se l’osso del bacino sporge abbastanza rispetto all’addome, fai esercizio fisico su esercizio fisico. Poi parliamo di un fisico finto, i muscoli si vedono perché perdi l’adipe. Io ho avuto un collasso dello strato di adipe tra i muscoli e la pelle: il corpo si aggrappa a tutto pur di nutrirsi. Di anoressia si vive male e si muore.

Poi, finalmente, è arrivata con fatica la rinascita. Giulia è riuscita a trovare dentro di sé la forza per combattere ed uscire da quella drammatica situazione ma un aiuto fondamentale è arrivato da parte delle persone che le vogliono bene:

A un certo punto ero solo stanca, stanco di non riuscire a inseguire il mio sogno: il canto. Ed ero stanca di non vivere, di stare in quel buco nero. Un giorno ho aperto gli occhi e mi sono detta: ‘L’anoressia mi rende la persona più egoista del mondo, io invece voglio portare gioia e vita con la mia voce’. La musica è la mia compagna e la mia arma. Vivo con lei. Se smetti di guardare l’abisso, l’abisso non ti guarda più.

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