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Denise Pipitone, lettera anonima a Chi l’ha visto: “Sono 17 anni che so, non ho parlato prima per paura”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2021-05-18

Nuovo colpo di scena nel caso di Denise Pipitone. L’anonimo che ha scritto la lettera recapitata presso l’ufficio dell’avvocato Giacomo Frazzitta è tornato a parlare. Proprio il legale di Piera Maggio, mamma della bimba scomparsa misteriosamente il primo settembre di 17 anni fa aveva rivolto un appello alla trasmissione Chi l’ha visto ma anche a …

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Nuovo colpo di scena nel caso di Denise Pipitone. L’anonimo che ha scritto la lettera recapitata presso l’ufficio dell’avvocato Giacomo Frazzitta è tornato a parlare. Proprio il legale di Piera Maggio, mamma della bimba scomparsa misteriosamente il primo settembre di 17 anni fa aveva rivolto un appello alla trasmissione Chi l’ha visto ma anche a Domenica In, affinchè il mittente della lettera facesse un passo ulteriore.

Denise Pipitone, anonimo torna a scrivere

L’autore della missiva anonima contenente informazioni importanti sul caso di Denise Pipitone ha ascoltato l’appello di Frazzitta ed ha scritto alla trasmissione di Rai3 condotta da Federica Sciarelli.

Sono 17 anni che so, non ho parlato prima per paura…

Stando a quanto riferisce Chi l’ha visto attraverso i suoi canali social, l’anonimo nella lettera parlerebbe delle fasi successive al sequestro di Denise Pipitone ed in merito fa riferimento anche ad alcuni testimoni oculari, aggiungendo di essere “sicurissimo al cento per cento di quello che ho visto”

Solo la scorsa settimana, l’avvocato e la Sciarelli avevano lanciato un appello all’anonimo a fare un passo ulteriore:

Ti attendiamo, nella massima riservatezza, abbiamo bisogno di fare un passo avanti, vieni fuori in qualche modo, ma aiutaci ancora.

All’appello si era unita anche la mamma di Denise Pipitone, Piera Maggio, che non ha mai smesso di lottare e cercare la verità:

Le chiedo di farsi sentire, nei modi che lei ritenga opportuno, faccia in modo di mettere fine a tutto questo dolore. Non solo noi, è l’Italia intera che glielo chiede.

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