logo

Che tempo che fa, intervista a Maria De Filippi: “Quando si parla male dei talent mi dispiace, c’è uno snobismo radical chic”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-03-11

Ospite attesa nel corso del talk show di RaiTre, Che tempo che fa, condotto nella prima serata di ieri da Fabio Fazio è stata una delle signore televisive italiane, Maria De Filippi, inizialmente emozionata poiché non è facile vederla “fuori” dalla campana protetta rappresentata dai suoi programmi di successo. Ed a proposito di questo aspetto, …

article-post

Ospite attesa nel corso del talk show di RaiTre, Che tempo che fa, condotto nella prima serata di ieri da Fabio Fazio è stata una delle signore televisive italiane, Maria De Filippi, inizialmente emozionata poiché non è facile vederla “fuori” dalla campana protetta rappresentata dai suoi programmi di successo. Ed a proposito di questo aspetto, la prima domanda di Fazio è stata proprio incentrata su questo aspetto: “Come accidenti fai ad azzeccare sempre i programmi?”.

“Non è proprio così, ne ho anche sbagliati tanti. Io tutti i programmi che ho fatto e quelli che ho pensato mi sono sempre basata su quello che diceva la gente a casa. Una volta la gente la capivi attraverso il telefono […] adesso se vuoi azzeccarlo devi guardare internet”, ha replicato la De Filippi. Prima di approdare in televisione, Maria pensava di fare il Magistrato dopo la laurea in giurisprudenza a pieni voti (nonostante il desiderio di fare Medicina).

Dopo aver lavorato a Milano “vendendo” le tesi di laurea agli studenti, e dopo la bocciatura al concorso di magistratura ha iniziato a muovere i primi passi nel piccolo schermo. L’attenzione del conduttore si è spostata sulla forma fisica della De Filippi, grazie alla sua passione per lo sport ed inevitabilmente si è iniziato a parlare anche di Maurizio Costanzo e delle loro abitudini quotidiane fino alla domanda immancabile: “Cosa ti ha insegnato Maurizio della televisione?”. Scontata la risposta di Maria: “Tutto, ma la cosa che mi ha insegnato di più è l’ascoltare, stare in silenzio quando ti vengono cose stupide da dire, ed io faccio una televisione piena di silenzi perchè a volte mi sento inadeguata quindi rimango zitta e muta. Poi mi ha insegnato il rispetto di chi hai di fronte, da qualsiasi persona sia. Un’altra cosa è il rispetto del pubblico, cercare di non tradirlo, di dire la verità”.

Maria ha replicato al commento di qualche tempo fa di Aldo Grasso che aveva definito la sua conduzione come una sceneggiatura in tempo reale, sottolineando in particolare il lavoro che c’è dietro la trasmissione C’è posta per te: “E’ in tempo reale ma non è sceneggiatura a monte, mi modulo a seconda di chi ho di fronte”. Nel corso dell’intervista, spazio anche al pensiero della conduttrice in merito all’ormai scomparsa del pubblico e privato in tv; per lei, C’è posta per te rappresenta il programma più difficile da un punto di vista umano ed emotivo.

“Mentre prima il telespettatore la televisione la subita, adesso ha scelto di usarla. Nel caso di C’è posta per te, quando si rivolgono al programma lo fanno per risolvere delle situazioni che in altro modo non avrebbero risolto. Lì ci sono una serie di componenti: dall’utilizzo del mezzo televisivo facendo un gesto importante, l’altro è il fatto di poter costruire qualcosa di positivo”. “La divisione tra pubblico e privato è cambiata molto” – ha poi aggiunto Maria – “Prima nei talk andavano a raccontarsi indipendentemente dal passaggio in più, di risolvere, adesso non vanno a raccontarsi se non risolvono”.

Altro aspetto affrontato, è stato quello dei talent, considerando il nuovo fenomeno del momento: “In Italia quando c’è un genere nuovo dilaga. Ormai ci sono più talent che programmi di informazione. Dei talent all’inizio si è sempre detto molto male perchè noi non abbiamo la voglia di vedere positivo. Si è detto che i talent creano illusioni, che siano una specie di carnaio dove prendi un ragazzino lo usi e poi lo butti via, e questo se lo vuoi vedere in negativo. Se lo vuoi vedere in positivo, almeno parlando di Amici, un talent permette ai ragazzi di vivere di musica o di ballo per anche solo 7-8 mesi e vivere di quello che ti piace è un bel regalo”.

“Quando senti parlare male dei talent a me dispiace perchè a volte è come se fosse di moda, c’è questa specie di snobismo radical chic secondo cui i talent sono negativi, ma viene detto da persone che non sono mai andati a vedere questa macchina talent”, ha commentato ancora, mettendo in luce un altro aspetto, ovvero il lavoro quotidiano degli stessi ragazzi tra varie lezioni di canto e danza.

Dopo i complimenti a Fazio in merito alla conduzione di Sanremo ed il commento su Lucianina – “Ho visto Luciana Littizzetto con occhi diversi” -, quest’ultima è stata protagonista di uno scherzo in perfetto stile C’è posta per te, prima del commento dissacrante sulla De Filippi: “Sentivo una voce dietro le quinte e pensavo avessi invitato Camilleri. Poi ho detto, sarà mica Mario Biondi che è rimasto da ieri sera?”.

“Ma poi vedere la De Filippi qua è come vedere Lady Gaga all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Cosa c’entra”. A seguire, l’incontro tra la Littizzetto e Alberto Matano, giornalista del Tg1.

Potrebbe interessarti anche