logo

Cesare Mori: il Prefetto di ferro, da stasera su RaiUno la fiction con Vincent Pérez, Anna Foglietta e Gabriella Pession

di Francesca Tordo

Pubblicato il 2012-09-16

Durante il ventennio fascista, fu l’emblema dell’Italia in lotta contro la mafia, distinguendosi per il suo forte carattere ed i suoi metodi anticonvenzionali. Proprio al suo personaggio sarà dedicata una fiction in due puntate, in onda a partire da questa sera sulla prima rete Rai, Cesare Mori: il Prefetto di ferro, una coproduzione Rai Fiction …

article-post

Durante il ventennio fascista, fu l’emblema dell’Italia in lotta contro la mafia, distinguendosi per il suo forte carattere ed i suoi metodi anticonvenzionali. Proprio al suo personaggio sarà dedicata una fiction in due puntate, in onda a partire da questa sera sulla prima rete Rai, Cesare Mori: il Prefetto di ferro, una coproduzione Rai Fiction & Artis, prodotta da Giorgio Schöttler, per la regia di Giovanni Lepre.

Ad indossare i panni del protagonista, l’attore svizzero Vincent Pérez, affiancato da Anna Foglietta nei panni di Angelina, la sua dolce e cagionevole moglie. Nel cast anche Gabriella Pession nel ruolo della giovane e attraente baronessa Elena Chiaramonte, una donna risoluta e molto corteggiata che non mancherà di ammaliare, con il suo prorompente fascino, anche Cesare Mori e Adolfo Margiotta nel ruolo di Francesco Spanò, amico e vecchio collega di Mori.

Con il regista Gianni Lepre ci siamo impegnati a sottolinearne il carisma, la perseveranza nel combattere il crimine, la dedizione al lavoro. Ma allo stesso tempo abbiamo voluto mostrare il suo animo tormentato. Mori infatti, che aveva passato i suoi primi anni di vita in un orfanotrofio, soffriva moltissimo per non aver avuto il figlio che tanto desiderava,

ha raccontato Pérez, nel corso di un’intervista sulle pagine del settimanale TelePiù. Sarà proprio la moglie, seppur malata di cuore, a dargli la giusta energia per portare avanti il suo lavoro nonostante le responsabilità e le difficoltà.

La storia prende il via nel 1916; all’epoca Mori era impegnato nella lotta alla delinquenza in Sicilia. Il quel periodo, il prefetto decise di adottare il piccolo Saro (Rocco Nigro), figlio di un Boss che Cesare aveva ucciso durante una retata. Nel corso della fiction verrà così raccontata la sua carriera, prima a Bologna e, nel 1924 nuovamente a Palermo dove Mussolini gli affidò il difficile compito di sconfiggere la mafia, compito che affronterà con il collega Spanò.

Oltre agli aspetti legati alla sua vita professionale, nel corso della fiction di RaiUno, verranno presi in esame anche i risvolti sentimentali con l’arrivo del personaggio inventato dagli autori della miniserie e mai realmente esistito: la Baronessa Elena Chiaramonte, interpretata dalla Pession, che cercherà di portare via Mori dalla sua Angelina. Da qui, assisteremo ad un conflitto a distanza tra le due donne, molto diverse tra loro.

Sottolinea, infine, il regista Gianni Lepre:

Cosa si è disposti a fare, a che compromessi si è costretti a scendere pur di raggiungere il proprio obiettivo? Mori, che è certo stato un acerrimo nemico della mafia, contro la quale ha sempre lottato, è sceso a patti con il fascismo per avere totale mano libera nella conduzione della sua battaglia? E quanto il fascismo e lo stesso Mussolini hanno potuto sfruttare questa spinta ideale per assecondarla ai propri obiettivi? Su questo dualismo tematico si articolano volutamente molti dei momenti di racconto della miniserie.

Mori è un precursore di tutti coloro che, a iniziare da Joe Petrosino, hanno fatto della guerra alla mafia una ragione di vita. Le sue note operazioni in Sicilia restano una lezione di dedizione e determinazione.

Potrebbe interessarti anche