logo

Avvenire si scaglia contro il Grande Fratello: “Bisogna chiuderlo”

di Simone Morano

Pubblicato il 2011-01-29

La presa di posizione di Avvenire è chiara: il Grande Fratello deve essere chiuso. Scrive, infatti, il quotidiano della Cei, dopo l’ultima bestemmia pronunciata da un concorrente nella casa più spiata d’Italia: Non ci sono più alibi. Non ci sono più scuse. Il Grande Fratello è arrivato a fine corsa. E’ finito. All’estero l’avevano già …

article-post

La presa di posizione di Avvenire è chiara: il Grande Fratello deve essere chiuso. Scrive, infatti, il quotidiano della Cei, dopo l’ultima bestemmia pronunciata da un concorrente nella casa più spiata d’Italia:

Non ci sono più alibi. Non ci sono più scuse. Il Grande Fratello è arrivato a fine corsa. E’ finito. All’estero l’avevano già capito tempo fa. E infatti l’hanno chiuso. In Italia, no. Finché fa ascolti – dicevano produttori e dirigenti Mediaset – va tenuto. E così hanno finto di non vedere che diventava ogni anno più volgare, più finto, più sbracato. Fino all’orrenda raffica di bestemmie che ha costellato quest’edizione.

Il giornale diretto da Marco Tarquinio prosegue nell’affondo:

Questa deriva, fatta a fini dell’auditel, è colpa del programma. E’ il segno di una precisa selezione fatta verso il basso. E il risultato è una tv indegna, non più tollerabile. Il Grande Fratello è finito: mandate tutti a casa.

Sulla stessa linea d’onda si schiera anche Carlo Pileri, presidente dell’Adoc, associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori:

Basta volgarità, basta imprecazioni, basta Grande Fratello. Chiediamo all’Agcom di intervenire immediatamente per far chiudere una trasmissione che quest’anno ha superato il limite della decenza. Le continue bestemmie e i turpiloqui non possono essere puniti con la semplice squalifica dei concorrenti, si deve annullare l’intera edizione, prevedendo il rimborso integrale ai telespettatori di quanto finora speso per il televoto, che stimiamo essere in media tra i 150 e i 200 euro a persona. Non siamo disposti a tollerare ulteriori volgarità e offese al pubblico pudore.

Potrebbe interessarti anche