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Retroscena su Alfonso Signorini: “Ricoverato in ospedale, un mondo parallelo al nostro”

Emanuela Longo 02/06/2022

Ogni settimana Alfonso Signorini, conduttore del GF Vip e direttore del settimanale Chi, sulle pagine del giornale da lui diretto ci tiene compagnia con un suo editoriale nel quale ci parla di ciò che più lo ha colpito da vicino. Questa volta, nel narrarci di un mondo talvolta sottovalutato, ci ha svelato un retroscena personale […]

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Ogni settimana Alfonso Signorini, conduttore del GF Vip e direttore del settimanale Chi, sulle pagine del giornale da lui diretto ci tiene compagnia con un suo editoriale nel quale ci parla di ciò che più lo ha colpito da vicino. Questa volta, nel narrarci di un mondo talvolta sottovalutato, ci ha svelato un retroscena personale e molto intimo.

Alfonso Signorini svela di essere stato ricoverato in ospedale: il retroscena

Alfonso Signorini ha raccontato di essere stato ricoverato per alcuni giorni all’ospedale San Raffaele, dove si è sottoposto ad una serie di controlli. Qui ha potuto costatare in prima persona l’esistenza di “un mondo parallelo al nostro. Un mondo silenzioso, fatto di brave persone di cui si parla troppo poco”.

Signorini consigli di tanto in tanto di frequentarlo per poter apprezzare poi maggiormente la nostra vita quotidiana. A tal proposito ha raccontato:

Di recente mi sono ricoverato un paio di giorni per una serie di esami al San Raffaele, eccellenza ospedaliera alle porte di Milano. Ne sono uscito più ricco. Ho conosciuto medici straordinari, che svolgono il loro lavoro con entusiasmo e dedizione assoluta, che arrivano alle 9 di sera dopo una lunga giornata tra corsie e sale operatorie e che trovano ancora il tempo per venire in camera tua, nonostante la stanchezza stampata sul volto, a chiederti come stai.

Esistono infermieri e infermiere che sanno ancora abbracciare, che conoscono ancora il valore di una parola buona, e anche il gusto di una sana risata per sdrammatizzare l’attesa del responso di un esame.

Signorini ha poi parlato anche di alcuni momenti vissuti durante la sua permanenza in ospedale:

Mentre mi trovavo dietro un paravento in attesa dell’anestesia (è il momento più brutto, in cui ti senti veramente solo), è venuta una dottoressa che non conoscevo, semplicemente per dirmi grazie per farle ogni settimana compagnia con i miei editoriali.

Quelle parole, ha ammesso, in quel particolare momento sono state una sorta di “carezza d’amore”.

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