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Jo Squillo dice “scimmia” davanti Ainett e poi si scusa: la reazione nonsense – VIDEO

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2021-10-08

Jo Squillo si paragona ad una scimmietta davanti ad Ainett Stephens e subito dopo le chiede scusa. Per la serie: “spazio al nonsense”, abbiamo confermato che se Soleil Sorge dice “urlate come delle scimmie” lo fa in cattiva fede perché è una razzista se lo dice Jo chiede scusa e passa la paura (ma poi, …

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Jo Squillo si paragona ad una scimmietta davanti ad Ainett Stephens e subito dopo le chiede scusa. Per la serie: “spazio al nonsense”, abbiamo confermato che se Soleil Sorge dice “urlate come delle scimmie” lo fa in cattiva fede perché è una razzista se lo dice Jo chiede scusa e passa la paura (ma poi, scusarsi di cosa?).

Jo Squillo dice “scimmia” davanti Ainett e poi si scusa

E’ proprio il chiedere scusa che rendere la parola “scimmia” un insulto razzista (quando non lo è). Questa storia del politicamente corretto, in questo caso, ci sta scappando di mano.

Jo Squillo ha raccontato ad Ainett Stephens che mentre ballava una coreografia si sentiva un po’ ridicola: “Mi vergognavo come una scimmia… Oh scusa, come una scimmietta…”.

Ainett, ovviamente, ha accettato le scuse.

Ma il punto iniziale è uno: non c’era bisogno di scusarsi con nessuno. Dire “scimmia” per definire se stessa in una situazione di goffo imbarazzo come è capitato a Jo Squillo, è una cosa normale e non è una offesa.

Pensare a prescindere che dire “scimmia” possa offendere le persone nere è un tuo problema di razzismo di fondo perché non c’è alcuna correlazione.

Ainett ha sorriso all’amica mentre a Soleil Sorge voleva “staccare la testa”.

La reazione della gatta nera dimostra perfettamente come, in quella occasione, il problema non era “urlate come scimmie” ma chi aveva pronunciato quella frase.

Ribadisco un concetto che avevo già epresso in precedenza (che poi mi copiano le citazioni ma la cosa mi lusinga): se dico che sto morendo dalle risate nessuno chiamerà l’ambulanza.

Il fatto è uno: in entrambi i casi non c’era alcun intento razzista, fine.

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