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“GF Vip è a prova di Santo”: ex concorrente rivela come si vive davvero nella Casa

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2020-11-19

Com’è davvero vivere per intere settimane nella Casa del GF Vip? Secondo il racconto di molti ex concorrenti non è mai una vera e propria passeggiata di salute. Qualcuno potrebbe certamente contestare queste affermazioni anche alla luce del cachet di ciascun gieffino. Soldi guadagnati per starsene in una Casa sotto l’occhio di svariate telecamere a …

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Com’è davvero vivere per intere settimane nella Casa del GF Vip? Secondo il racconto di molti ex concorrenti non è mai una vera e propria passeggiata di salute. Qualcuno potrebbe certamente contestare queste affermazioni anche alla luce del cachet di ciascun gieffino. Soldi guadagnati per starsene in una Casa sotto l’occhio di svariate telecamere a far praticamente… nulla. Eppure c’è un aspetto spesso sottovalutato (nella vita normale, figuriamoci in un reality) che è quello psicologico.

GF Vip: la vita nella Casa raccontata da un’ex concorrente

Proprio di questo ne ha parlato lungamente anche Elenoire Casalegno nell’ultima puntata di Casa Chi, il format Instagram del settimanale Chi, svelando alcuni retroscena su come si vive dentro le mura del loft di Cinecittà:

Il GF è a prova di Santo: per 24 ore sei chiuso lì dentro con persone che non sono tuoi amici. Quel luogo sembra ampio ma in realtà è molto ristretto, non hai possibilità di escluderti e isolarti. Sei sotto luci artificiali, c’è un pezzettino di giardino ma sono 6 metri quadri dove per vedere il cielo devi alzare il naso all’insù. Quelle luci non fanno bene tanto che quando sono uscita la luce naturale ti dà fastidio. Ti svegliano in maniera traumatica con musica poco piacevole, non è semplice. Svegliarmi alle 9 del mattino col reggaeton a palla mi viene voglia di strozzare qualcuno.

Secondo il racconto di Elenoire (concorrente del primo GF Vip), dunque, è facile in una situazione simile perdere le staffe:

Anche la più tranquilla ed equilibrata dopo un po’ non ce la fa più. Non è semplice, dopo un po’ i nervi saltano. Noi avevamo 1,50 euro al gioco a testa da distribuire tra colazione, pranzo e cena. Mettersi d’accordo su 16 persone su cosa comprare da mangiare. Nella mia edizione c’era chi voleva la Nutella al posto della pasta e ci si ritrovava a non avere il cibo per cena. Il bagno è uno, non dimentichiamolo. Non c’è la chiave, non c’è privacy. Non vivi bene.

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