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Avvenire contro Fazio e la Littizzetto: “Fanno disinformazione vischiosa e maligna”

di Simone Morano

Pubblicato il 2011-01-20

Avvenire si scaglia contro Luciana Littizzetto e Fabio Fazio. Il direttore Marco Tarquinio prende di mira, in particolare, il monologo dell’attrice torinese andato in scena domenica scorsa a Che tempo che fa, durante il quale, secondo il direttore del quotidiano della Cei, si sarebbe verificata una forte disinformazione a proposito delle dichiarazioni del Papa sulla …

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Luciana Littizzetto

Avvenire si scaglia contro Luciana Littizzetto e Fabio Fazio. Il direttore Marco Tarquinio prende di mira, in particolare, il monologo dell’attrice torinese andato in scena domenica scorsa a Che tempo che fa, durante il quale, secondo il direttore del quotidiano della Cei, si sarebbe verificata una forte disinformazione a proposito delle dichiarazioni del Papa sulla libertà religiosa compromessa dall’educazione sessuale.

Scrive Tarquinio:

Non riesco proprio a capire perché il servizio pubblico radiotelevisivo possa essere trasformato in ulteriore e potente megafono delle […] falsificazioni e mistificazioni.

Il direttore di Avvenire aggiunge:

La chiamano “libera satira” e “tv intelligente”, e a volte non a torto. Ma ancora una volta devo constatare che troppo spesso, quando c’è da parlare della visione cristiana della vita e delle relazioni tra gli esseri umani, la “libera satira” e la “tv intelligente” si rivelano sconsolanti contenitori di insulti alla verità delle parole e dei fatti. L’episodio rappresenta solo l’ultimo di una sistematica disinformatzja sulle affermazioni del Papa a proposito della imposizione a ragazzi e famiglie di alcuni Paesi europei (Spagna in primis) di un’educazione sessuale di Stato. Disinformatzja che nel caso del programma di [Corrado] Augias (Le storie, ndr) è stata propinata con ben sperimentata 8e ormai un po’ fastidiosa) retorica, mentre nel caso di Che tempo che fa è stata furbamente condita di risate (diventando così persino più vischiosa e maligna). La sostanza naturalmente è la stessa: pura e semplice disinformazione. Si vuole togliere dignità a un insegnamento controcorrente, che gruppi di pressione culturale e politica vedono come il fumo negli occhi.

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