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Vieni via con me: da destra a sinistra, tutti i politici contro Fazio e Saviano

di Simone Morano

Pubblicato il 2010-11-30

Dopo poche ore dalla fine dell’ultima puntata di Vieni via con me, evento fortemente atteso, nonostante le numerose critiche piovute nei giorni precedenti, anche i politici cattolici, da destra a sinistra, si sono schierati compatti. Rocco Buttiglione, dell’Udc, sottolinea, parlando di Fazio e Saviano: Spiacciono la supponenza, il tono oracolare, l’indisponibilità assoluta a considerare le …

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Fabio Fazio e Roberto Saviano

Dopo poche ore dalla fine dell’ultima puntata di Vieni via con me, evento fortemente atteso, nonostante le numerose critiche piovute nei giorni precedenti, anche i politici cattolici, da destra a sinistra, si sono schierati compatti.

Rocco Buttiglione, dell’Udc, sottolinea, parlando di Fazio e Saviano:

Spiacciono la supponenza, il tono oracolare, l’indisponibilità assoluta a considerare le ragioni degli altri.

Sempre nell’Udc, Paola Binetti invita

Fazio e Saviano a dimostrare, come sostengono, che sono davvero dalla parte della vita

mentre il leader Pierferdinando Casini accusa Fazio di

confondere le mele con le pere: e lo fa deliberatamente.

Ma nel Pdl le accuse non sono meno gravi. Alfredo Mantovano, sottosegretario all’Interno, evidenzia:

Non è in discussione la libertà di impostazione di un programma, è in discussione qualcosa di più: e francamente meraviglia che Fazio e Saviano mostrino di ignorarlo, col seccato diniego opposto al CdA Rai.

Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato, invece, fa riferimento alla necessità che

la Rai risponda a tanta arroganza. Non è ammissibile tanto cinismo a tasche piene di soldi pubblici.

Pure nel Pd, infine, c’è chi non è d’accordo su quanto messo in onda da Fazio. Luigi Bobba afferma che

la decisione di non dare la parola in trasmissione alle associazioni pro-vita è grave, e rappresenta una negazione della natura stessa del servizio pubblico. Rispetto e apprezzo il modo di fare televisione di Fazio e Saviano, e la qualità del loro programma, ma non è accettabile che indossino i panni di pontefici laici definendo atto d’amore solo ciò che piace a loro.

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