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I motivi del successo di Vieni via con me? “E’ diventato un evento”; “Saviano sa fare molto bene televisione”

di Laura Errico

Pubblicato il 2010-11-29

Lunedì 29 novembre andrà in onda l’ultima puntata di Vieni via con me, il  fortunato programma di RaiTre condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano. In tanti si chiedono i motivi del grande successo di questa trasmissione e il settimanale Tv, Sorrisi e Canzoni lo ha domandato ad alcuni intenditori di televisione. Se un programma …

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Lunedì 29 novembre andrà in onda l’ultima puntata di Vieni via con me, il  fortunato programma di RaiTre condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano.

In tanti si chiedono i motivi del grande successo di questa trasmissione e il settimanale Tv, Sorrisi e Canzoni lo ha domandato ad alcuni intenditori di televisione.

Se un programma fa questi ascolti vuol dire che ha qualcosa in più. E’ la riprova che oggi la tv generalista è affamata di realtà e che la televisione della realtà vince sul reality. C’è voglia di informazione, il pubblico vuole interrogarsi e dibattere. Il programma dice che è necessario fermarsi un attimo per fare un inventario di quello che rimane da salvare e quello che rimane da combattere, è costruito come un referendum sul Paese, con Saviano che è il simbolo del legalismo.

Questo è quanto ha detto il direttori di Rai4 Carlo Freccero, mentre l’autore de Le Iene Show Davide Parenti ha affermato:

Come si spiega questo successo? Perché poi tu spegni la tv e hai la sensazione che qualcosa l’hai imparata e le persone si sentono arricchite. La tv è piena di programmi che impoveriscono e che non hanno senso. Poche cose meritano di essere viste. Lo sport e tutto ciò che è evento, e il programma di Saviano è diventato un evento. Ci sono state talmente tante polemiche prima, quando ancora poteva essere un semplice programma tv. Finisce come ogni puntata di Santoro che diventa un evento.

Michele Mozzati, uno dei due inventori di Zelig, ha risposto alla domanda dicendo:

Le vicende nazionali sopra le righe spingono a una forte partecipazione televisiva, come fosse una sfida al mondo. Stare davanti alla televisione diventa una firma dello spettatore. Così la gente che di solito non guarda la tv generalista si è sintonizzata per curiosità, per dare un segnale, è un dato cultural-sociale. E poi c’è bisogno di facce nuove, Saviano sembra non sappia fare la tv e invece la sa fare molto bene.

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