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Sophie parla dopo l’arresto di Basciano: “Mi seguiva anche in treno, vivevo nella paura”

Valentina Gambino 23/11/2024

Sophie Codegoni parla dopo l’arresto di Alessandro Basciano: “Mi seguiva anche in treno, vivevo nella paura”.

Il caso di Alessandro Basciano, ex volto di Uomini e Donne e del Grande Fratello Vip, continua a far discutere. Dopo l’arresto per stalking ai danni dell’ex compagna, la modella Sophie Codegoni, sono emersi nuovi particolari che gettano luce su due anni di minacce e persecuzioni.

Alessandro Basciano

Parla Sophie dopo l’arresto di Basciano: “Mi seguiva anche in treno”

Sophie aveva denunciato il comportamento ossessivo dell’uomo già a dicembre 2023, ma le sue querele non erano bastate a fermare le violenze. Gli episodi riportati dalle indagini delineano un quadro angosciante.

Tra gli episodi citati da Sophie Codegoni nelle sue denunce, uno in particolare ha attirato l’attenzione. Come riportato da La Repubblica e Il Giorno, l’8 novembre 2023 Sophie si era accorta della presenza di Alessandro Basciano su un vagone del treno che aveva preso a Milano Centrale: “Vivevo nella paura”.

“Adesso mi fai paura, cosa ci fai qui?”, aveva esclamato la modella, spaventata dalla presenza dell’ex. Questo episodio rappresenta solo uno dei tanti momenti di paura vissuti dalla giovane, costretta a convivere con un controllo ossessivo da parte di Basciano.

Un paparazzo alle sue spalle: l’episodio del 2 dicembre 2023

Un altro episodio inquietante è avvenuto il 2 dicembre 2023, quando Sophie aveva notato una figura sospetta dietro la porta del suo appartamento. Guardando dallo spioncino, aveva visto un uomo che scattava foto con il telefono.

Le indagini hanno poi rivelato che il soggetto, inizialmente presentatosi come paparazzo, sarebbe stato in realtà assoldato da Basciano per monitorare gli spostamenti della ventitreenne. Questo dettaglio è emerso grazie al lavoro della sezione Cyber Investigation dei carabinieri di Milano:

Lei si accorge che c’è qualcuno dietro la porta di casa, sul pianerottolo: guarda dallo spioncino e nota un uomo che sta scattando foto con uno smartphone. È lo stesso uomo che il padre di lei intercetterà in un bar qualche giorno dopo: lui dirà di essere un paparazzo, ma le indagini degli specialisti della sezione “Cyber investigation” di via Moscova portano a ritenere che sia stato assoldato da Basciano per monitorare gli spostamenti della ventitreenne.

Il quadro delineato dalle denunce di Sophie Codegoni evidenzia una situazione di grave violenza psicologica e fisica che sarebbe andata avanti per due anni. Le accuse rivolte a Basciano, ora agli arresti, sono di una gravità tale da sollevare ancora una volta l’urgenza di intervenire con decisione nei casi di stalking e violenza contro le donne.

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