Festival di Sanremo

Sanremo 2013, resoconto della terza serata di giovedì 14 febbraio: primo Marco Mengoni, secondi i Modà, terza Annalisa

Valentina Gambino 15/02/2013

Alle 20.46 di ieri sera si è aperta la terza puntata del Festival Di Sanremo con un duetto di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto sulle note di Vattene amore, giusto perché era S. Valentino. Stonati ma simpatici, ci sta. La gara ha inizio ufficialmente e, alla fine della puntata è stata stilata la classifica provvisoria; ieri sera […]

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Alle 20.46 di ieri sera si è aperta la terza puntata del Festival Di Sanremo con un duetto di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto sulle note di Vattene amore, giusto perché era S. Valentino. Stonati ma simpatici, ci sta. La gara ha inizio ufficialmente e, alla fine della puntata è stata stilata la classifica provvisoria; ieri sera ha votato solo il pubblico da casa tramite televoto. I primi cantanti a salire sul palco sono stati Simona MolinariPeter Cincotti con La felicità. Lei sobria da morire (?!?), con un abito fucsia e un paio di scarpe blu/azzurre, giusto perché ha aperto l’armadio ed indecisa ha preso la prima cosina che le è passata sottomano. Mi sta quasi simpatica quanto Nina Zilli (sapete quanto mi sta simpatica la Zilli? Zero!).

Il secondo cantante in gara è stato Marco Mengoni, con L’essenziale, di amaranto vestito (stesso stile della prima sera) a parte i capelli con un ciuffo ricciolo (discutibile) sulla fronte. Lui c’ha una faccia che spacca, ma questo pezzo gli fa perdere totalmente il controllo dei nervi ottici (ma anche di quelli facciali in toto), e rimango basita, ma la canzone è bella davvero, perbacco. Elio e Le Storie Tese sono i terzi Campioni a salire sul palcoscenico dell’Ariston per cantare La canzone Mononota, che continua a non convincermi e continuo ad apprezzare poco, ribadendo che creare un accozzaglia banale rimane un’accozzaglia, non un pezzo geniale, ma amen.

La quarta cantante in gara è stata invece la raffinata Malika Ayane, di nero vestita anche ieri, con il rossetto rosso fuoco che le stava da Dio e i capelli tirati indietro, ma non troppo. Bella Malika, delicata come E se poi, la canzone scritta per lei da Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro.

Monologo sull’amore della Littizzetto, in perfetto stile Lucianina, simpatica, divertente, ironica, ma… Dal monologo divertente si passa al monologo serio nel giro di un attimo e adesso si che m’inchino e le dedico un applauso infinito. A seguire il Flash Mob contro il femminicidio.

Marta sui tubi sono i quinti cantanti in gara a salire sul palco con Vorrei. “Beeeellaaaa regà” (come sempre, ormai è tradizione). Quinta cantante in gara Chiara, con Il futuro che verrà, vecchia nel look, e capelli peggio della prima esibizione, ha comunque una bella canzone, che sicuramente la porterà in alto. Scende dalle scale Roberto Baggio, brizzolato e appesantito, ricordate il mitico codino? Mi chiedo perché Baggio a Sanremo, ma faccio finta di niente. La gara continua con Max Gazzè e la sua Sotto casa. Più sobrio della prima sera (per sobrio non intendo che la prima sera era ubriaco eh!) e la canzone diventa presto un tormentone.

Dopo Max Gazzè è la volta di Annalisa, molto più bella della prima sera, se fosse mai possibile. Scintille è la sua canzone. Maria Nazionale e il suo davanzale fanno il suo ingresso. Lei è una donna che non si colpevolizza: E’ colpa mia è una battuta. No, forse no.

Simone Cristicchi, sempre con la sua fedele cravatta rossa e la sua cofana riccioluta sale sul palco per cantare La prima volta (che sono morto). Antony & The Johnsons con You are my sister mi fa rimanere senza parole, scrivere altro sarebbe superfluo, poesia, arte, meraviglia.

I Modà salgono sul palco con la loro Se si potesse non morire. La canzone è sempre brutta, esattamente come mercoledì sera, forse anche un po’ di più. Questa cosa è molto grave. Daniele Silvestri con A bocca chiusa mi è piaciuto anche ieri sera, e mi piace in tutti i sensi. Gli Almamegretta con Mamma non lo sa sono i penultimi Campioni ad esibirsi. A chiudere la gara ci pensa Raphael Gualazzi con Sai (ci basta un sogno).

Chiusa (momentaneamente) la parentesi Campioni, sale sul palco la 20enne  Leonora Armellini con un omaggio a Chopin.

Si apre la gara dei giovani: il primo ad esibirsi è Andrea Nardinocchi, con Storia Impossibile, successivamente Antonio Maggio con Mi servirebbe sapere, poi è la volta di Paolo Simoni con Le parole e per ultima Ilaria Porceddu con In equilibrio.

Passano il turno Antonio Maggio e Ilaria Porceddu, vecchie conoscenze in quanto, entrambi hanno partecipato alla prima edizione di X Factor e Maggio l’ha vinta insieme agli Aram Quartet. Il momento del super ospite è arrivato, entra cantando Nostalgia canaglia: Al Bano. Sì, era lui il super ospite, non so perché, fatevene una ragione. Canta di qua, canta di là, li raggiunge sul palco anche Laura Chiatti che improvvisamente è diventata la sorella gemella di Giulia Montanarini, ma vabbè.

Tutti a casa o quasi, manca la classifica provvisoria dei Big, che vi riportiamo dal primo all’ultimo posto:

  1. Marco Mengoni
  2. Modà
  3. Annalisa
  4. Chiara
  5. Raphael Gualazzi
  6. Simona Molinari e Peter Cincotti
  7. Maria Nazionale
  8. Elio e Le Storie Tese
  9. Daniele Silvestri
  10. Max Gazzè
  11. Simone Cristicchi
  12. Malika Ayane
  13. Marta sui tubi
  14. Almamegretta

Vi prego, fate sparire i Modà (dalla classifica intendo) e sostituiteli con Malika Ayane, ve lo chiedo un po’ come un favore personale, grazie e a stasera!

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