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Rai, i consiglieri di minoranza applaudono Santoro e criticano i nuovi palinsesti

di Simone Morano

Pubblicato il 2011-03-11

Giornata di dichiarazioni per i consiglieri Rai. Nino Rizzo Nervo, in quota all’opposizione, fa i complimenti a Michele Santoro per la puntata di ieri sera di Annozero: Desidero complimentarmi con lui, perché ieri ha dimostrato come in un talk show di prima serata sia possibile trattare temi difficili quali la gestione dell’economia globale inchiodando alla …

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Viale Mazzini

Giornata di dichiarazioni per i consiglieri Rai. Nino Rizzo Nervo, in quota all’opposizione, fa i complimenti a Michele Santoro per la puntata di ieri sera di Annozero:

Desidero complimentarmi con lui, perché ieri ha dimostrato come in un talk show di prima serata sia possibile trattare temi difficili quali la gestione dell’economia globale inchiodando alla tv più di cinque milioni di spettatori. L’alta qualità degli ospiti, da Eugenio Scalfari a Ferruccio De Bortoli, da Fausto Bertinotti a Giulio Tremonti, è stata la dimostrazione che è possibile difendere con lealtà e reciproco rispetto idee differenti. Il 20 per cento di share della trasmissione evidenzia come il servizio pubblico debba diventare lo spazio di un confronto civile tra opinioni diverse, e suggerisce di abbandonare il concetto di contraddittorio, che evoca uno scontro tra diverse posizioni.

Di tutt’altro argomento, invece, ha parlato Rodolfo De Laurentiis, anche lui consigliere di minoranza.

Nutro diverse perplessità nei confronti della proposta approvata dal Consiglio di Amministrazione per quanto riguarda la modifica dei palinsesti della Rai. Si tratta di perplessità che hanno a che fare con l’interesse generale dell’azienda, e non certo con Giuliano Ferrara, Vittorio Sgarbi o chiunque altro. Il fatto che siano trascorse solo tre settimane dall’approvazione dei palinsesti è un chiaro segnale dello stato di salute della Rai. Mi chiedo cosa spinga a cambiare di nuovo i palinsesti, per questo motivo ho votato contro. Mi sembra proprio che il direttore generale Masi abbia effettuato una sorta di commissariamento nei confronti della direzione di Raiuno.

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