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Ornella Vanoni: “Mi faccio una canna da 55 anni, servono badanti che rollano”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2019-12-03

Ornella Vanoni intervistata da Pino Strabioli nel programma “In arte”, non si è smentita. Ironica, divertente e imprevedibile, ha parlato in maniera approfondita della sua strepitosa carriera così come degli amori celebri, da Giorgio Strehler a Gino Paoli. Ornella Vanoni: “Mi faccio una canna da 55 anni prima di andare a dormire” La scorsa domenica …

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Ornella Vanoni intervistata da Pino Strabioli nel programma “In arte”, non si è smentita. Ironica, divertente e imprevedibile, ha parlato in maniera approfondita della sua strepitosa carriera così come degli amori celebri, da Giorgio Strehler a Gino Paoli.

Ornella Vanoni: “Mi faccio una canna da 55 anni prima di andare a dormire”

La scorsa domenica è andata in onda la prima puntata di “In arte” con protagonista Ornella Vanoni: “Ho una testa libera ormai, completamente a mio agio con me stessa. Sono contenta di aver raggiunto tutto questo. Da anni non ho un compagno e non è male. La morte? Non ne ho paura: ho attraverso la tisi, la guerra, un sacco di cose. Ci sono tanti modi per morire”.

Tante le perle nel corso della sua divertente intervista. Da “Faccio ancora la pipì nei prati”, alla battuta sulla sua adorata barboncina: “La prima volta che ho voluto darle un croccantino, non distinguevo il davanti e il dietro. Volevo infilarglielo da… dietro”.

Ornella Vanoni ha svelato inoltre di fare uso di marijuana da moltissimi anni:

Mi faccio una canna prima di andare a dormire. Un giorno mi hanno fatto fumare una canna, erano anni che non dormivo e quella notte ho dormito. Ho pensato: vuoi vedere che è la mia medicina? Il mio psichiatra dice che va bene: “Ormai sono 55 anni che te le fai”. Quindi devo trovare delle badanti che rollano.

Su Giorgio Strehler e Gino Paoli ha raccontato:

Giorgio Strehler è stato l’uomo che mi ha amato di più. Non mi ha mai perdonato di essere diventata famosa. Ci riparlammo ma non volevo più tornare con lui.

Gino Paoli? Io non ne posso più di parlare di Gino. L’ho amato, ok. Lui mi ha amata? Sì, quindi chiedete a lui ogni tanto di parlare di me. Al nostro primo incontro mi avevano detto che fosse gay. Noi due eravamo strani, io sempre vestita di nero sempre, e lui pure, quando ci incontriamo mi dicono ‘lui è fr….’ e lui chiede ‘quella rossa là, è lesbica? E poi porta male, è la cantante della mala’. Mi scrive Senza fine. Ci sediamo su un muretto e gli chiedo: ‘Ma non sei fr…? Lui: “Io?”. Io ho cercato in un uomo la protezione che mi dava mio padre, ma quest’uomo non c’è.

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