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Mauro Corona choc, lascia CartaBianca: “Ho pensato d’impiccarmi più volte, sono un cattivo esempio”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-08-13

Le dichiarazioni di Mauro Corona, celebre scrittore e alpinista ed anche opinionista di Cartabianca, hanno lasciato un po’ tutti con l’amaro in bocca. Intervistato da Repubblica, ha confidato che questo sarà il suo ultimo anno in onda su Rai3. Mauro Corona lascia CartaBianca e sconvolge: “Ho pensato al suicidio” Ho capito di poter fare a …

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Le dichiarazioni di Mauro Corona, celebre scrittore e alpinista ed anche opinionista di Cartabianca, hanno lasciato un po’ tutti con l’amaro in bocca. Intervistato da Repubblica, ha confidato che questo sarà il suo ultimo anno in onda su Rai3.

Mauro Corona lascia CartaBianca e sconvolge: “Ho pensato al suicidio”

Ho capito di poter fare a meno anche della televisione. Quella che comincia l’8 settembre sarà la mia ultima stagione in video. Ho firmato un contratto, 500 euro a puntata, devo rispettarlo per necessità famigliari.  So che Repubblica rispetterà il mio terribile segreto. Ma l’istinto mi dice che ormai sono già visto e che non posso più fare la foglia di fico stesa sopra il vuoto. Appena libero, tornerò a riempire la mia fontana, rimasta secca.

La prima domanda oggi la faccio io: se non fossi finito a fare il pagliaccio in tivù, Repubblica sarebbe qui a intervistarmi? La risposta è no. Il problema, nella vita privata e in quella pubblica, è questo: tutti siamo schiavi della notorietà perché il resto non ha più un valore riconosciuto. Soldi e successo sono proporzionali alla fama e da questa droga non si salva nessuno.

Mauro Corona ha poi parlato della sua vita privata fino alla confessione choc sul suicidio:

Io sono un cattivo esempio, figlio di pessimi esempi. Dipendo dall’alcol, per questo mi accompagna la tentazione del suicidio. Finito questo colloquio vado al bar a bere. È orrendo: distruggo me e le persone che mi restano vicino. Non dico che smetterò: mi terrorizza sapere di non volerlo fare. Il punto è che non si può diventare i bambini che non si è stati. Agli altri chiedo solo di essere diversi da me.

Negli ultimi anni ho pensato più volte di impiccarmi. Non l’ho fatto per salvare la dignità di chi mi è rimasto vicino. Prima sentivo un vuoto. Ci sono voluti anni per capire che quel vuoto era il bisogno di essere riconosciuto, ammirato, persino invidiato e fermato per strada. Lo ammetto: ho voluto diventare famoso per cattiveria e in parte per vendetta.

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