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Masi vuole pluralismo: il programma di Sgarbi su Raiuno prende il via l’8 aprile

di Simone Morano

Pubblicato il 2011-03-14

Nel corso dell’ultima riunione del Consiglio di Amministrazione della Rai, il direttore generale Mauro Masi si è raccomandato di conservare in forma sostanziale e non formale il rispetto del pluralismo dal punto di vista della presenza degli uomini politici all’interno delle trasmissioni tv e specialmente nei telegiornali. L’argomento ha preso lo spunto dagli ultimi dati …

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Mauro Masi

Nel corso dell’ultima riunione del Consiglio di Amministrazione della Rai, il direttore generale Mauro Masi si è raccomandato di conservare in forma sostanziale e non formale il rispetto del pluralismo dal punto di vista della presenza degli uomini politici all’interno delle trasmissioni tv e specialmente nei telegiornali.

L’argomento ha preso lo spunto dagli ultimi dati forniti dall’Osservatorio di Pavia, che ha evidenziato come nel mese di gennaio Silvio Berlusconi sia apparso sulla tv pubblica per quattrocento minuti, ben più dei settanta minuti concessi al leader del Pd Pierluigi Bersani.

Nel corso del Cda, per altro, sono stati anche approvati i nuovi palinsesti della Rai per la primavera, stagione di garanzia. Oltre al ritorno di Giuliano Ferrara, su Raiuno da lunedì prossimo con Qui Radio Londra dopo il tg delle 20, e la novità di Vittorio Sgarbi (molto atteso il suo programma, nonostante polemiche e discussioni), segnaliamo le nuove puntate di Un medico in famiglia e del Commissario Montalbano. Inoltre, L’isola dei famosi su Raidue traslocherà al martedì. Il bene e il male, il programma di Vittorio Sgarbi, partirà l’8 aprile, e andrà dunque in onda di venerdì.

Il consiglio di amministrazione, infine, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per rappresentare al ministero dell’Economia la necessità – si legge in un comunicato – “di adottare opportune iniziative, anche in sede regolamentare e legiferante” per evitare di “penalizzare la Rai, in un contesto di mercato concorrenziale altamente competitivo, necessariamente strumentale al più compiuto espletamento del servizio pubblico radiotelevisivo”.

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