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Lucia Annunziata resta in Rai, Michele Santoro definitivamente fuori

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2011-07-07

Le ultime notizie da Viale Mazzini, parlano di un passo indietro per Lucia Annunziata, dopo le annunciate dimissioni della stessa giornalista la quale era apparsa decisamente irremovibile ma anche di un addio definitivo di Michele Santoro dalla stessa Azienda tv, dopo gli ultimi tentennamenti che avevano fatto presagire ad un probabile ritorno, soprattutto in seguito …

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Le ultime notizie da Viale Mazzini, parlano di un passo indietro per Lucia Annunziata, dopo le annunciate dimissioni della stessa giornalista la quale era apparsa decisamente irremovibile ma anche di un addio definitivo di Michele Santoro dalla stessa Azienda tv, dopo gli ultimi tentennamenti che avevano fatto presagire ad un probabile ritorno, soprattutto in seguito alla rottura delle trattative da parte della rete La7, principale candidata ad accogliere il giornalista e conduttore di Annozero.

A fine giugno, sembrava definitivo l’addio di Lucia Annunziata dalla Rai, in seguito anche agli scontri avuti con il direttore della terza rete, Polo Ruffini, screzi già avviati sin dalla presentazione dei palinsesti autunnali e proseguiti anche in seguito, tanto da spingere la conduttrice di In mezz’ora a dichiarare convinta: “Le mie dimissioni sono definitive”.

A quanto pare, però, proprio ieri la giornalista ed il direttore di RaiTre avrebbero trovato un punto d’incontro, chiarendo tutti gli equivoci.

Relativamente a Michele Santoro, il giornalista resta ufficialmente fuori dalla Rai. Il Collegio dei Sindaci ha infatti ritenuto valido l’accordo tra la tv pubblica e Santoro relativo all’uscita di scena del giornalista (con una buonuscita di 2,3 milioni di euro). Per il Collegio l’intesa rientrava nelle competenze del dg Lorenza Lei e quindi è da ritenersi valido. Anche l’Ordine del giorno presentato da Rodolfo de Laurentiis con il quale si impegnava il direttore generale Lorenza Lei a tenere Santoro in azienda, è stato respinto, con i voti contro di tutti i cinque consiglieri di maggioranza e l’astensione di Paolo Garimberti.

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