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Le Iene, Don Nello Giraudo prete pedofilo: anche Ratzinger, ora Papa emerito sapeva – VIDEO

di Francesca Tordo

Pubblicato il 2013-03-04

La trasmissione di Italia 1, Le Iene, andata in onda nella prima serata di ieri, è tornata ad occuparsi di uno degli argomenti più scottanti spesso affrontati nel corso degli anni dal programma di Davide Parenti, nonché uno dei presunti motivi che avrebbero spinto Papa Benedetto XVI a decidere di abdicare e ritirarsi nella più …

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La trasmissione di Italia 1, Le Iene, andata in onda nella prima serata di ieri, è tornata ad occuparsi di uno degli argomenti più scottanti spesso affrontati nel corso degli anni dal programma di Davide Parenti, nonché uno dei presunti motivi che avrebbero spinto Papa Benedetto XVI a decidere di abdicare e ritirarsi nella più totale clausura e nella preghiera: la pedofilia nella Chiesa. La storia narrata ieri nel corso del nuovo servizio realizzato dalla iena Pablo Trincia, ha un titolo già di per sé forte: “Abusi coperti dalla chiesa”.

Quella narrata, è una storia di abusi da parte di un allora uomo di chiesa, ora ex prete della provincia di Savona, Don Nello Giraudo. Il fatto scandaloso, tuttavia, come si comprenderà alla fine del servizio, è che a decidere di non essere più un sacerdote, è stato lo stesso “uomo”, nonostante ben tre Vescovi a lui vicini fossero a conoscenza di aver abusato sessualmente di giovanissime vittime tra il 1980 ed il 2010. Indisturbato, a parte qualche piccolo spostamento di parrocchia, ma comunque sempre a contatto con bambini e ragazzini.

Le accuse, pesantissime, a suo carico giungono da parte di alcune vittime, ora non più ragazzi, che ai microfoni della iena hanno raccontato i “rituali” macabri ai quali sono andati incontro, anche a distanza di anni, messi in atto dal prete. Tre vescovi, Monsignor Calcagno, Monsignor Sanguinetti, e Monsignor Lanfranconi, erano perfettamente a conoscenza del caso, ma hanno preferito tacere e nascondere sempre il misfatto.

A distanza di diversi anni, Trincia ha cercato di incontrarli e di chiedere spiegazioni: nessuno dei tre, naturalmente, ha voluto rilasciare dichiarazioni ed uno, nello specifico, ha negato fino alla fine quanto asserito dalla iena. Per lui, è una pura menzogna quanto dichiarato dall’inviato del programma, che era riuscito ad avvicinarlo con la scusa di realizzare un’intervista su altre tematiche.

Ciò che scandalizza e che è venuto alla luce dal servizio di Trincia, è che il caso di pedofilia nel savonese, era venuto a conoscenza anche di Joseph Ratzinger, ora Papa emerito, all’epoca prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede che avrebbe potuto denunciare il fatto alla magistratura o avviare un processo canonico. Ma ancora una volta, cadde il silenzio sul caso.

In merito a tale aspetto, Il Secolo XIX ha aggiunto: “Anche Joseph Ratzinger, ora papa emerito, all’epoca prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede , era a conoscenza dei casi di pedofilia che si sono verificati all’interno della Diocesi savonese. Ma, come del resto i vertici della curia locale, non ha denunciato alla magistratura i fatti. Dimostrarlo in modo inconfutabile sono i documenti di cui la redazione de Il Secolo XIX è venuta in possesso, sequestrati dalla Procura della Repubblica di Savona circa un anno fa, nel febbraio 2012, prelevati dalla cassaforte della Curia savonese, nell’ambito dell’indagine sui casi di pedofilia avvenuti nella diocesi ligure. Documenti che dimostrano come il papa emerito Benedetto XVI, due anni prima dell’elezione a pontefice, nel 2003, fosse stato informato dei casi savonesi, proprio quando era appunto Prefetto della Congregazione per la dottrina della Chiesa, l’organo deputato a vigilare sulla correttezza della dottrina cattolica”.

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