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Giovanni Allevi a Verissimo: dagli attacchi di panico alla depressione, “Sono stato malissimo…”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2018-04-28

Giovanni Allevi, musicista e compositore di fama internazionale, sarà tra gli ospiti di Verissimo nella puntata in onda oggi, sabato 28 aprile alle 16 su Canale 5. L’artista racconterà a Silvia Toffanin dei suoi attacchi di panico e di come riesca – ormai – a conviverci: “W l’ansia. Chi non va in ansia non ha …

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Giovanni Allevi, musicista e compositore di fama internazionale, sarà tra gli ospiti di Verissimo nella puntata in onda oggi, sabato 28 aprile alle 16 su Canale 5. L’artista racconterà a Silvia Toffanin dei suoi attacchi di panico e di come riesca – ormai – a conviverci: “W l’ansia. Chi non va in ansia non ha niente da dire. Io la mia l’ho accettata”, ha rivelato. Andiamo a scoprire tutte le altre dichiarazioni del creativo pianista dai capelli ricci.

Giovanni Allevi a Verissimo parla degli attacchi di panico

Per quanto riguarda gli attacchi di panico, Giovanni Allevi racconta: “Pensavo di aver superato questo problema, ma in un viaggio in piena notte da Trieste a Milano ho avuto un nuovo attacco di panico. Il fatto è che il Dio Pan dentro di noi si ribella a questa vita”.

Grande interprete del mondo della musica classica, Giovanni Allevi prima di toccare con mano il grande successo, ha dovuto superare molte difficoltà. Ai microfoni di Verissimo confida: “Mi sono sempre trovato ad essere in controtendenza con il mondo contemporaneo. Da adolescente ero sempre messo da parte, nessuno m’invitava alle feste, ma – aggiunge – dopo qualche anno mi sono preso la mia rivincita. Durante una cena con gli ex compagni del liceo alcune ragazzine sono venute al tavolo e mi hanno chiesto l’autografo: ecco, lì ho avuto la mia soddisfazione”.

Giovanni Allevi, dall’ansia alla depressione

A chi, tra i puristi della musica lo critica, Giovanni Allevi risponde: “In passato ci sono stato malissimo, ho fatto quattro anni di analisi per depressione. Ora rispondo così: il mio sogno è sempre stato quello di creare una nuova musica classica contemporanea, nei contenuti e nel ritmo. Nei giovani questa musica viene riconosciuta come vicina alla loro sensibilità. Ho creato – conclude – una spaccatura ed è inevitabile che ci siano sostenitori e detrattori di questo rinnovamento”.

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