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Elena Santarelli: “Gira voce che mio figlio ha preso il tumore perché l’ho vaccinato”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-04-29

Elena Santarelli ospite del format web di Paolo Bonolis, ha raccontato un aneddoto choc riguardante il figlio guarito dal tumore. Il conduttore di Avanti un altro è attualmente in pista con questo show online dal titolo “La stanza del medico”. Parlando di vaccini, era presente anche il chirurgo Roy De Vita. Elena Santarelli: “Dicevano che …

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Elena Santarelli ospite del format web di Paolo Bonolis, ha raccontato un aneddoto choc riguardante il figlio guarito dal tumore. Il conduttore di Avanti un altro è attualmente in pista con questo show online dal titolo “La stanza del medico”. Parlando di vaccini, era presente anche il chirurgo Roy De Vita.

Elena Santarelli: “Dicevano che mio figlio aveva il tumore perché l’avevo vaccinato”

Gira la voce che mio figlio ha preso il tumore perché l’ho vaccinato. Per farti capire quanto diventa assurdo il linguaggio delle persone nei confronti di un genitore che in questo momento sta affrontando una malattia.

Roy De Vita, a questo punto, ha provato a smontare le tesi dei no vax:

Le argomentazioni dei no vax sono basate sulla pericolosità dei vaccini e sulla loro inutilità. Parlano di speculazione economica da parte dei grandi gruppi farmaceutici che hanno grandi guadagni dai vaccini. È indubbiamente vero che questo possa essere vero. Ma il resto non è accettabile.

Sul consenso e sul rapporto paziente e medico, il dottore ha aggiunto:

Perché facciamo firmare il consenso? Perché il paziente deve prendere coscienza del fatto che ci sono dei rischi rispetto a quello che si fa. Nessuna pratica medica e chirurgica è esente da rischi. Si è creato un rapporto di sfiducia assoluta tra medico e paziente. Se io ti faccio firmare quel foglio e tu per qualche motivo mi denunci, mi puoi anche dire che io non ti ho informato su niente di quello che accadeva, anche delle banalità. Con quel foglio firmato, sono responsabile di un atto medico, non mi sgrava dalla mia responsabilità, però non è pensabile fare qualsiasi pratica senza che ci sia il consenso.

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