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Elena Santarelli, dettagli inediti: “Prima del tumore di Giacomo ho fatto una biopsia e…”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2019-10-16

Elena Santarelli ha ripercorso l’ultimo anno e mezzo della sua vita, letteralmente sconvolta dal tumore del primogenito Giacomo, raccogliendo tutte le sue emozioni contrastanti all’interno di in un libro il cui ricavato andrà a favore dell’associazione Heal, che sostiene la ricerca nell’ambito della neuro-oncologia pediatrica. Elena Santarelli, il tumore del figlio Giacomo diventa un libro …

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Elena Santarelli ha ripercorso l’ultimo anno e mezzo della sua vita, letteralmente sconvolta dal tumore del primogenito Giacomo, raccogliendo tutte le sue emozioni contrastanti all’interno di in un libro il cui ricavato andrà a favore dell’associazione Heal, che sostiene la ricerca nell’ambito della neuro-oncologia pediatrica.

Elena Santarelli, il tumore del figlio Giacomo diventa un libro

Elena Santarelli ha deciso di raccontare il suo libro con queste parole:

Ero stata operata per una coxartrosi. L’operazione era andata bene, ma il dottore mi disse che aveva trovato un tessuto che lo preoccupava, e quindi mi fecero una biopsia per capire se si trattava di una massa benigna o maligna (…) Se avessi dovuto fare il percorso di Giacomo non avrei avuto la sua forza e il suo coraggio.

La showgirl, tra le pagine nel suo volume dal titolo Una mamma lo sa in uscita il 22 ottobre, parla della malattia che circa due anni fa ha colpito il suo primogenito Giacomo, 10 anni, avuto dall’ex calciatore Bernardo Corradi, svelando particolari ancora inediti come la storia della biopsia fatta poco prima della diagnosi del figlio.

“Sto seguendo una terapia psicologica”

Un libro scritto adesso che la battaglia contro il tumore si è conclusa positivamente: Giacomo dallo scorso maggio sta bene anche se per i prossimi 5 anni dovrà sottoporsi a controlli periodici. Ma come racconta la stessa Elena Santarelli in una intervista al settimanale F in edicola da oggi, mercoledì 16 ottobre il percorso che li ha condotti a questa bellissima notizia è stato lungo e travagliato (anche se l’ha sempre affrontato col sorriso per dare forza al figlio) e ripensare ad alcune vicende per raccontarle nel libro le ha fatto male:

Chi ti dice di lasciarsi tutto alle spalle non sa di che cosa sta parlando, non ha vissuto la malattia. Ripercorrere alcune vicende mi ha fatto male, per questo, e non mi vergogno a dirlo, sto seguendo una terapia psicologica.

 

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A nome mio e di mio mariito, è doveroso rivolgere un sentito e forte ringraziamento a Giorgio Armani per la cena di beneficenza milanese, tenutasi ieri sera presso Armani Nobu a sostegno di @progettoheal , applaudendo il grande impegno di Giorgio Armani nella diffusione e condivisione del messaggio della onlus heal, e inoltre ringraziamo tutte i nostri amici (ci avete sempre sostenuto con gentilezza e coraggio) e partecipanti che hanno aderito alla cena di beneficenza milanese, in modo particolare @cristiana_corradi per aver collaborato con Armani per la realizzazione della serata, i due chef stellati Marco Sacco e Alberto Faccani, lo chef di Armani Antonio d’Angelo, e la Dottoressa Angela Mastronuzzi @amastronuzzi dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma che continua a rappresentare uno dei punti di riferimento attraverso cui il progetto heal continua a produrre nuove certezze per la cura, la ricerca, la vita. #progettoheal #futurebrain #fightcancer #research #cancerresearch #braintumor #pediatrictumor #armaninobu grazie dal profondo del nostro cuore

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