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Clizia Incorvaia a processo denunciata da Sarcina: cos’è successo
Filippo 02/12/2025
Clizia denunciata da Sarcina, a processo perchè..
Clizia Incorvaia sarà processata dal 17 dicembre: il procedimento nasce dalla denuncia dell’ex marito Francesco Sarcina
Partirà mercoledì 17 dicembre il processo che vede imputata Clizia Incorvaia, finita sotto accusa dopo la segnalazione presentata circa un anno fa dall’ex compagno, Francesco Sarcina, leader de Le Vibrazioni. Secondo quanto ricostruito da Repubblica, la vicenda riguarda la pubblicazione sui social di foto e video della figlia minorenne in contesti legati a collaborazioni commerciali, pratica che – stando alle accuse – sarebbe avvenuta senza il consenso del padre e in contrasto con quanto stabilito durante la separazione.
Le accuse e l’esito delle indagini preliminari
La procura di Roma, dopo un anno di verifiche partite dalla denuncia del cantante, ha disposto la citazione diretta a giudizio dell’influencer. Nel fascicolo vengono indicati almeno cinque episodi riconducibili a campagne di brand per bambini, nei quali la minore sarebbe stata mostrata sui profili social di Incorvaia, violando la normativa a tutela dell’immagine dei minori e gli accordi genitoriali.
Tra gli elementi valutati dagli inquirenti ci sarebbe anche un messaggio che Sarcina sostiene di aver ricevuto dall’ex moglie: “Io la campo grazie ai brand di moda e pago la scuola, vestiti, etc”. Per la procura, quella frase confermerebbe la consapevolezza di un utilizzo commerciale dell’immagine della bambina. Sarà ora il giudice a stabilire se i comportamenti contestati configurino realmente una violazione degli accordi e delle norme sulla privacy dei minori.
La posizione di Clizia Incorvaia
Clizia Incorvaia, oggi sposata con Paolo Ciavarro, non ha rilasciato nuove dichiarazioni, rimandando a quanto pubblicato lo scorso marzo sui social, parole nelle quali manifestava grande amarezza:
“Provo un senso di vergogna davanti a chi, pur di colpire l’altro genitore, non riflette sul danno che potrà provocare a un figlio che un giorno leggerà tutto questo. Le parole restano, e feriscono più dei fatti”, aveva scritto aggiungendo: “Se io, fino ad oggi, ho taciuto e ho omesso l’impossibile, l’ho fatto solo per proteggere mia figlia”.
Nello stesso messaggio rivendicava anche la legittimità del suo comportamento: “Condividere piccoli momenti della nostra quotidianità, sempre in modo rispettoso, non vuol dire esporla o sfruttarla, ma raccontare una realtà familiare autentica, come tante altre madri fanno ogni giorno, anche fuori dai social”.
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