NEWS
Clausola “anti Blanco” a Sanremo 2026: cosa sta accadendo
Filippo 18/11/2025
Clausola anti Blanco a Sanremo 2026? Il retroscena

La clausola “anti-Blanco e Rosa Chemical” che agita le trattative per Sanremo 2026: cosa sta chiedendo la Rai
Nel percorso che dovrebbe portare alla definizione degli accordi per Sanremo 2026, emerge un nuovo punto critico destinato a complicare la trattativa tra Rai e industria discografica. Secondo quanto trapelato da Fanpage, la tv pubblica avrebbe inserito in una bozza di intesa una clausola che obbligherebbe le etichette a rispondere direttamente di eventuali comportamenti controversi degli artisti sul palco del Festival. Una richiesta che rischia di bloccare l’intesa che, fino a pochi giorni fa, sembrava già indirizzata verso la conclusione.
Un accordo che sembrava pronto, ora rallenta
Dopo mesi di proteste e l’ipotesi, mai nascosta, di un boicottaggio da parte delle case discografiche, la Rai aveva aperto alla possibilità di aumentare i rimborsi destinati ai partecipanti del Festival. La trattativa appariva ben avviata, ma il punto definitivo non era ancora stato messo. Proprio ora emerge l’elemento che starebbe frenando tutto: una clausola sulle responsabilità legate alle esibizioni.
Cosa prevede la clausola voluta dalla Rai
La nuova condizione proposta dall’azienda di servizio pubblico punterebbe a far ricadere sulle etichette la responsabilità civile — e in alcuni casi persino potenziale responsabilità penale — dei comportamenti assunti dagli artisti durante la diretta dell’Ariston. L’idea è semplice: se un cantante mette in scena un gesto provocatorio, sconveniente o contrario al regolamento, a risponderne non sarebbe più solo l’artista, ma anche la casa discografica che lo ha portato in gara.
Sono fin troppo chiari i riferimenti ai casi più discussi degli ultimi anni: dal bacio tra Rosa Chemical e Fedez che divise il pubblico, alla furiosa scenografia distrutta da Blanco, che arrivò perfino all’apertura di un fascicolo da parte della procura di Imperia. Episodi che, se la clausola diventasse operativa, comporterebbero una responsabilità diretta per le etichette, con tutte le relative conseguenze economiche e di immagine.
Le perplessità delle case discografiche
Il timore maggiore delle etichette riguarda il rischio finanziario: Sanremo è da sempre un contesto ad altissimo tasso di imprevisti e polemiche, e assumersi la responsabilità per qualsiasi gesto degli artisti rappresenterebbe per molte realtà un azzardo ingestibile. Soprattutto considerando che le case discografiche presentano **le canzoni**, non gli interpreti, con cui hanno contratti a durata limitata e non abbastanza estesi da coprire simili rischi.
Alcuni operatori del settore sottolineano che esiste già un regolamento dettagliato che stabilisce cosa si può o non si può fare sul palco dell’Ariston. E una fonte interna, commentando la proposta, riassume chiaramente la posizione dei discografici: *“Se un artista impreca sul palco, la responsabilità non può essere nostra”*.
Trattativa ancora lontana dalla chiusura
Alla luce di questa nuova condizione, l’intesa per Sanremo 2026 — data ormai per imminente — sarebbe nuovamente in stallo. La clausola, considerata troppo gravosa dal mondo discografico, potrebbe diventare l’elemento decisivo che rischia di far saltare tutto.
Visualizza questo post su Instagram








