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Chiara Ferragni, prima udienza per il pandoro gate: cos’è emerso

Filippo 24/09/2025

Prima udienza, Chiara Ferragni e pandoro gate. Processo Chiara Ferragni per il pandoro gate, la prima udienza e la richiesta di risarcimento della signora Adriana Si è svolta a porte chiuse la prima udienza pre-dibattimentale relativa al processo che vede coinvolta Chiara Ferragni. L’incontro, di carattere tecnico, è servito a definire la presenza delle parti […]

Prima udienza, Chiara Ferragni e pandoro gate.

Processo Chiara Ferragni per il pandoro gate, la prima udienza e la richiesta di risarcimento della signora Adriana

Chiara Ferragni

Si è svolta a porte chiuse la prima udienza pre-dibattimentale relativa al processo che vede coinvolta Chiara Ferragni. L’incontro, di carattere tecnico, è servito a definire la presenza delle parti civili, tra cui alcune presenze inaspettate. Oltre a due associazioni a tutela dei consumatori, Casa Del Consumatore e ADICU, si è presentata anche una cittadina privata: Adriana, 70 anni, residente ad Avellino.

Secondo quanto emerso, la donna avrebbe acquistato uno dei celebri pandori brandizzati Ferragni con l’intento di sostenere un’iniziativa benefica. Dopo aver compreso solo in seguito che le cose erano andate diversamente, ha deciso di procedere legalmente. La sua richiesta di risarcimento ammonta a 500 euro.

La foto a prova dell’acquisto della signora

“La signora Adriana, di Avellino, voleva fare beneficenza e per questo ha acquistato il Pandoro, ha ancora la foto a prova dell’acquisto: era convinta di fare beneficenza ma nell’aprile del 25 si è accorta di quello che stava succedendo e ha sporto denuncia, tutte confluite nel fascicolo del pm. Sono stati propositivi nel farci una richiesta di risarcimento e quindi non credo andremo a discutere in dibattimento“.

Udienza aggiornata al 4 novembre

 

La seconda udienza è già stata fissata per il 4 novembre. In quella sede si valuterà l’ammissione ufficiale delle parti civili. Se la signora Adriana dovesse accettare la proposta risarcitoria e ritirarsi, rimarrebbero in causa solamente le due associazioni. Al momento non si è parlato della possibilità di ricorrere a riti alternativi, ma l’ipotesi più probabile è quella di un accordo economico che potrebbe poi portare alla scelta del rito abbreviato.

“Sapremo chi parteciperà a questo processo. Nelle prossime udienze si valuterà il tipo di rito; intanto è stato stilato un calendario”, hanno spiegato i legali di Chiara Ferragni all’uscita dall’aula del Tribunale di Milano, come riportato da MilanoToday.

L’accusa e le cifre in gioco

Secondo quanto sostiene l’accusa, l’imprenditrice digitale avrebbe guadagnato circa 2 milioni e 200 mila euro attraverso l’operazione di marketing legata al pandoro. Tuttavia, tra donazioni, sanzioni e spese legali, avrebbe già speso più di quanto guadagnato: si parla di un totale pari a 3 milioni e 400 mila euro. A questo si aggiunge un forte danno reputazionale e l’impatto negativo sull’immagine del brand.

 

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