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Che tempo che fa, ospiti della domenica: Susanna Camusso, Ken Follett, Mario Martone, Luciana Littizzetto

di Simona Cocola

Pubblicato il 2010-11-08

Il regista Mario Martone, reduce dalla 67^ Mostra del Cinema di Venezia in cui ha presentato il film Noi Credevamo, ispirato all’omonimo romanzo di Anna Banti, è il primo ospite di Fabio Fazio. Il tema del film è il Risorgimento: “Il destino fatale di questo film, iniziato nel 2003, è stato che via via che …

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Il regista Mario Martone, reduce dalla 67^ Mostra del Cinema di Venezia in cui ha presentato il film Noi Credevamo, ispirato all’omonimo romanzo di Anna Banti, è il primo ospite di Fabio Fazio. Il tema del film è il Risorgimento: “Il destino fatale di questo film, iniziato nel 2003, è stato che via via che si andava avanti si avvicinava questo centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia” spiega Martone, il quale continua dicendo: “Quella battaglia combattuta da quei patrioti, che erano ragazzi giovani, [..] pieni di passione, [..] non è ancora finita”. Il racconto del film si basa sulla storia di tre ragazzi italiani del Sud, attorno ai quali si sviluppa la trama: “Sono dei repubblicani [..]. La guerra era una grande battaglia anche all’interno degli stessi patrioti. [..] Il conflitto era fortissimo tra repubblica e monarchia, e noi ce lo portiamo addosso ancora oggi” afferma il regista.

Dal linguaggio del cinema a quello della scrittura, il passaggio lo compie, con l’arrivo nello studio di Che tempo che fa, Ken Follett. Autore britannico di best-seller di fama mondiale, Follett esordisce nel 1978 con La cruna dell’ago, e da allora ad oggi scrive 26 romanzi, tra cui l’ultimo La caduta dei giganti (Fall of Giants), pubblicato in contemporanea mondiale il 28 settembre scorso in quattordici Paesi. Si tratta di una trilogia sul ventesimo secolo, e questo libro rappresenta il primo episodio di The Century: “Desideravo raccontare questa storia dal punto di vista di molti paesi, ecco perché ci sono così  tanti personaggi” dichiara lo scrittore. La caduta dei giganti ripercorre la storia recente, dalla vigilia della Grande Guerra alla Rivoluzione russa; la Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale; la Guerra fredda e la caduta del Comunismo. “Un secolo violentissimo il ventesimo secolo – sottolinea Follett -, ma allo stesso tempo è il secolo della democrazia”.

Altro linguaggio è quello della politica, e a parlarne è Susanna Camusso neoeletta, con una maggioranza dell’83 per cento, Segretario Generale della Cgil. Prima donna a rivestire questo ruolo in 100 anni di storia del sindacato in Italia, la Camusso pare avere le idee ben chiare sulle priorità del sindacato: “La nostra agenda vorrebbe parlare di futuro, perché il nostro Paese è un paese a rischio. [..] Abbiamo ragazze e ragazzi che non hanno futuro” puntualizza. Parlando anche di lavoro, ricorda: “C’è un paese che è meglio di quello che viene rappresentato. [..] C’è un paese reale che è solidale [..] e in cui i veri soggetti sono stati quei pensionati che hanno continuato a mantenere le loro famiglie, perché non hanno lavoro. [..] Il futuro per i giovani si chiama lavoro. [..] Il lavoro è un grande valore [..] e deve essere riconosciuto e retribuito. [..] È un onore essere lavoratori”.

L’arrivederci a domenica prossima spetta alla comica  Luciana Littizzetto, che saluta il pubblico col suo modo ironico di commentare alcune notizie della settimana.

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