Ballarò
Ballarò, la copertina di Maurizio Crozza, puntata del 3 aprile 2012 – VIDEO
Emanuela Longo 04/04/2012
Anche ieri sera, è andata in onda una nuova puntata all’insegna del talk show politico condotto da Giovanni Floris su RaiTre, Ballarò, che ha visto come di consueto in apertura, una inedita copertina satirica realizzata dal comico genovese Maurizio Crozza. Prima parentesi aperta da Crozza, è stata quella relativa al fatto di cronaca che ha […]
Anche ieri sera, è andata in onda una nuova puntata all’insegna del talk show politico condotto da Giovanni Floris su RaiTre, Ballarò, che ha visto come di consueto in apertura, una inedita copertina satirica realizzata dal comico genovese Maurizio Crozza.
Prima parentesi aperta da Crozza, è stata quella relativa al fatto di cronaca che ha visto coinvolto il figlio di Bossi, Roberto: “Giova, ma quanti figli ha Bossi? Perchè io sapevo del Trota… adesso è spuntato uno più piccolo!”. Il riferimento, è alla condanna, a carico del 21enne, per aver tirato un gavettone pieno di candeggina ad un militante di Rifondazione. L'”attacco” alla Lega, è poi proseguito con una nuova imitazione di Umberto Bossi da parte del comico, che si è poi subito interrotto mostrando le dichiarazioni di Borghezio che lo aveva criticato, definendolo “non appartenente alla razza umana”, per il solo fatto di aver “ironizzato sulla malattia”.
In sua difesa, Crozza ha quindi asserito in puntata: “Io ironizzo sui contenuti di Bossi. Se i contenuti di Bossi poi, sono frutto di una malattia, beh, questo me lo dice lei Borghezio. Io non apparterrò alla razza umana, però mi chiedo, il tesoriere della Lega Belsito, che avrebbe distratto dei soldi pubblici per esigenze personali della famiglia Bossi, a che razza appartiene? Alla razza ladra?”.
Dopo la lunga parentesi relativa alla Lega, la “vittima” successiva di Crozza, è stata Massimo Calearo, parlamentare che di recente ha fatto discutere con le sue affermazioni sull’uso che fa dello stipendio parlamentare (“per pagare il mutuo”), pur essendo andato alla Camera solo tre volte dall’inizio dell’anno. Critica anche allo stesso Veltroni, “che al Parlamento ce lo ha mandato”.
Finale sugli “italiani in croce”, metafora ironica quanto amara in vista della santa Pasqua.
A seguire, il video della copertina satirica andata in onda ieri, 3 aprile 2012.