Amici
Amici 10, Luca Jurman su Francesca Nicolì: “Deve dimostrare di meritare il banco da titolare”, e sui discografici: “Fosse per me non dovrebbero esserci”
Emanuela Longo 18/11/2010
Una delle novità di questa nuova edizione in corso del talent show di Canale 5 firmato Maria De Filippi, Amici, è stata indubbiamente rappresentata dalla presenza di Luca Jurman nella squadra dei vocal coach. Una presenza che soprattutto negli ultimi giorni è tornata a ricordare le vecchie abitudini del maestro, con gli inusuali esercizi messi […]
Una delle novità di questa nuova edizione in corso del talent show di Canale 5 firmato Maria De Filippi, Amici, è stata indubbiamente rappresentata dalla presenza di Luca Jurman nella squadra dei vocal coach. Una presenza che soprattutto negli ultimi giorni è tornata a ricordare le vecchie abitudini del maestro, con gli inusuali esercizi messi in atto con i suoi allievi. Lo abbiamo visto proprio ultimamente in merito all’allenamento “fisico” di Giorgia, alla quale ha affidato il compito di fare jogging e flessioni al fine di rafforzare la respirazione.
Ora, Jurman torna a raccontarsi tra le pagine di TgCom, dove dive ancora una volta la sua sul mondo di Amici.
Innanzitutto, nel corso dell’intervista ha esordito parlando proprio del suo grande orgoglio di questa annata del talent, Giorgia per l’appunto, nelle cui potenzialità ammette di aver sempre creduto.
E sul discusso “Caso Francesca”, che sta riguardando la cantante salentina Francesca Nicolì, oggetto di molte critiche da parte dei compagni così come degli insegnanti, afferma:
Ci sono tanti aspiranti titolari bravi e molti altri sono rimasti fuori. Penso che lei debba sempre dimostrare di meritare il banco da titolare.
Il discorso, si sposta poi sulla presenza dei discografici all’interno della Scuola, nei confronti dei quali Jurman non esprime un parere totalmente positivo:
Fosse per me loro neanche dovrebbero stare ad Amici in commissione. E’ giusto valutare tecnicamente i ragazzi, cercando sempre di capire le potenzialità di ognuno e non giudicarli secondo criteri che vanno al di là dei concreti e reali dettagli tecnici e artistici.