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Alain Delon è morto, aveva 88 anni

Valentina Gambino 18/08/2024

E’ morto Alain Delon. L’attore francese si è spento a 88 anni nella sua abitazione a Douchy. A comunicare la sua scomparsa sono stati i tre figli tramite un comunicato stampa congiunto all’Agence France-Presse: “Se n’è andato sereno”. Alain Delon è morto, aveva 88 anni “Alain Fabien, Anouchka e Anthony, insieme al (suo cane) Loubo […]

E’ morto Alain Delon. L’attore francese si è spento a 88 anni nella sua abitazione a Douchy. A comunicare la sua scomparsa sono stati i tre figli tramite un comunicato stampa congiunto all’Agence France-Presse: “Se n’è andato sereno”.

Alain Delon è morto, aveva 88 anni

Alain Delon è morto, aveva 88 anni

“Alain Fabien, Anouchka e Anthony, insieme al (suo cane) Loubo – si legge nella nota indirizzata ad Afp – sono profondamente addolorati nell’annunciare la morte del loro padre. Si è spento serenamente nella sua casa di Douchy, circondato dai suoi tre figli e dalla sua famiglia. La famiglia chiede di rispettare la privacy in questo momento di lutto estremamente doloroso”.

Delon fu tra i volti più riconoscibili e ammirati del cinema europeo della seconda metà del Novecento, grazie ai ruoli da protagonista tra gli altri in L’Eclisse (1962) di Michelangelo Antonioni, Frank Costello faccia d’angelo  (1967) di Jean-Pierre Melville e La Piscina (1969) di Jacques Deray.

Vita privata, moglie e figli

Celebre, ai tempi, la sua relazione con Romy Schneider, al centro di un’operazione mediatica che definì i due attori la coppia più bella del mondo. Lasciata Romy sposò Francine Canovas, in arte Nathalie Delon, da cui ebbe il figlio Anthony; seguì una lunga love-story con la collega Mireille Darc, poi con Anne Parillaud. Infine si risposò, questa volta con Rosalie Van Breemen, che gli diede altri due figli (un quarto, mai confermato, lo avrebbe avuto dalla cantante Nico).

In un’intervista il più giovane, Alain-Fabien, definì il padre un uomo anaffettivo e violento. Delon era simpatizzante dell’estrema destra e amico di Jean-Marie LePen. Nel 1968 fu coinvolto nel “caso Markovic”, lo jugoslavo già sua guardia del corpo trovato ucciso da ignoti. Alla metà degli anni 2000 soffrì di una grave depressione, di cui la stampa diede largamente notizia. Ritirando la Palma d’onore al festival di Cannes, disse: “Penso a questo premio come alla fine della mia carriera, alla fine della mia vita”.

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